In Parlamento 3 ore al giorno: ma che senso ha tenere in vita questo governo?

 

La recente inchiesta sul Fatto Quotidiano dell’effettiva giornata lavorativa dei parlamentari è impietosa. A causa di un governo che non ha i numeri nemmeno per l’ordinaria gestione delle battaglie parlamentari, Camera e Senato dal 1° gennaio al 28 febbraio di quest’anno si sono riunite per 123 ore e 40 minuti la prima e per 69 ore e 57 minuti la seconda.

Ovvero, i deputati hanno lavorato per una media giornaliera di 3 ore scarse e i senatori per una di 1,7 ore. Attenzione, non è calcolato il lavoro delle Commissioni che, si difendono i diretti interessati, lavorano a pieno ritmo: peccato che nessun testp delle Commissioni (salvo quelle sensibili agli affaracci del premier, ovvero telecomunicazioni e giustizia) si riversi nell’aula parlamentare.

Per approvare un disegno di legge, del resto, sono necessari 259 giorni (ma se si tratta di una legge ad personam, come nel caso del Lodo Alfano, in meno di 24 ore è approvato). I giorni necessari per approvare una legge di iniziativa governativa sono in media 76.

I decreti legge sono stati fino ad adesso 62 e il Governo ha fatto ricorso a 18 voti di fiducia (19 con quello sul federalismo). E quello che emerge, è che la Camera in questi 3 anni si è occupata quasi esclusivamente di giustizia (ad personam).

Sono, infatti, 323 i ddl alla Camera e 238 al Senato sull’argomento che più sta a cuore al Cavaliere. Basti pensare che quelli sui lavoratori precari sono 7 sia alla Camera che al Senato e giacciono seppelliti dalle scartoffie parlamentari.

E si pensi che, con tutto che il Governo aveva una maggioranza di 100 deputati alla Camera e di 30 senatori al Senato, la maggioranza è stata battuta 73 volte in 3 anni.

Ora la domanda è: ha senso mantenere in vita un parlamento del genere? Se il problema sta tutto nel vitalizio per i nuovi parlamentari (sono infatti ora necessari 5 anni di intera legislatura e non più metà come prima per avere la famosa pensione cumulabile con altre pensioni del Parlamento italiano), si voti una legge per assegnargliela e si stacchi la spina una volta per tutte a questo governo di compravendite parlamentari, di scandali a luci rosse e di impunità di casta.

L’Italia merita di meglio. Gli Italiani vogliono di meglio (lo dimostrano tutti i recenti sondaggi). Si vada alle urne e si liberi l’Italia dal Berlusconismo, almeno politicamente. Sul fronte culturale, temo, sarà molto più difficile, ma con lui al governo forse qualcosa riusciremo a cambiare (in meglio e non in peggio). Napolitano, per il bene dell’Italia, sciolga le Camere. E al più presto.

25 commenti su “In Parlamento 3 ore al giorno: ma che senso ha tenere in vita questo governo?”

  1. Io mi vanto di avere, ancora, un lavoro ma …. ad oggi non percepisco lo stipendio da due mesi (so che c’è peggio) … e loro, sono convinto che, se la ridono !!!

  2. Ma come, osate mettere in dubbio il loro lavoro?
    Non sapete voi, stolti, che in 3 ore loro producono tantissimo?
    I nostri parlamentari sono menti eccelse! Mistificatori comunisti…….. direbbe il nano. Che vergogna!

  3. Non ci sono parole adeguate. Mentre appoggiano i vari Marchionne di turno, mentre Brunetta tuona sull’assenteismo e aumenta controlli su controlli, mentre vogliono far credere che è normale essere precarizzati a vita, loro prendono lo stipendio e che stipendio senza lavorare…almeno facessero meno i moralisti perchè in primis il buon esempio lo dovrebbero dare loro!

  4. per lavorare 3 ore al giorno ne prendono di soldi…noi comuni mortali ci guardano pure quante volte vai al cesso, quando vai a prendere il caffè…oppure quando entri in ritardo perchè i mezzi sono quello che sono…ti sembra normale questo?

  5. sono d’accordo con te, ma non credi che l’opposizione non ci abbia provato e che non ci provi? se vuoi una strada democratica, come spero, ha i suoi tempi, avendo la maggioranza nelle 2 camere, e se non ce l’ha compera grazie a questa legge elettorale che è, come appena fatta ha detto calderoli, UNA PORCATA.
    teniamo i nervi saldi che ci salteremo fuori.

I commenti sono chiusi.