Il discorso qui riprodotto fu pronunciato da Piero Calamandrei nel salone degli Affreschi della Società Umanitaria il 26 gennaio 1955 in occasione dell’inaugurazione di un ciclo di sette conferenze sulla Costituzione italiana organizzato da un gruppo di studenti universitari e medi per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa. Ci pare il modo migliore per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
[…] Però vedete, la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.
Per questo una delle offese che si fanno alla costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo politico che è -non qui, per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghe categorie di giovani- una malattia dei giovani. ”La politica è una brutta cosa”, “che me ne importa della politica”: quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina,, che qualcheduno di voi conoscerà, d quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava: E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: “Ma siamo in pericolo?”, e questo dice: “Se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda”. Allora lui corre nella stiva svegliare il compagno e dice: “Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda!”. Quello dice: “Che me ne importa, non è mica mio!”.
Questo è l’indifferentisno alla politica. È così bello, è così comodo: la libertà c’è. Si vive in regime di libertà, c’è altre cose da fare che interessarsi alla politica. E lo so anch’io! Il mondo è così bello, ci sono tante cose belle da vedere, da godere, oltre che occuparsi di politica. La politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai, e vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica.
La costituzione, vedete, è l’affermazione scritta in questi articoli, che dal punto di vista letterario non sono belli, ma è l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va a fondo, va a fondo per tutti questo bastimento. E’ la carta della propria libertà, la carta per ciascuno di noi della propria dignità di uomo.
Io mi ricordo le prime elezioni dopo la caduta del fascismo, il 2 giugno 1946, questo popolo che da venticinque anni non aveva goduto le libertà civili e politiche, la prima volta che andò a votare dopo un periodo di orrori- il caos, la guerra civile, le lotte le guerre, gli incendi. Ricordo – io ero a Firenze, lo stesso è capitato qui – queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta perché avevano la sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi, del proprio paese, del nostro paese, della nostra patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese.
Quindi, voi giovani alla costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto- questa è una delle gioie della vita- rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e nel mondo. Ora vedete- io ho poco altro da dirvi-, in questa costituzione, di cui sentirete fare il commento nelle prossime conferenze, c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato.
Tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati in questi articoli. E a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane. Quando io leggo nell’art. 2, ”l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, o quando leggo, nell’art. 11, “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”, la patria italiana in mezzo alle alte patrie, dico: ma questo è Mazzini; o quando io leggo, nell’art. 8, “tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge”, ma questo è Cavour; quando io leggo, nell’art. 5, “la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali”, ma questo è Cattaneo; o quando, nell’art. 52, io leggo, a proposito delle forze armate,”l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica” esercito di popolo, ma questo è Garibaldi; e quando leggo, all’art. 27, “non è ammessa la pena di morte”, ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria.
Grandi voci lontane, grandi nomi lontani. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti. Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti.
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.
NON MI PIACE COME STAN RAPPRESENTANDO L’UNITà D’ITALIA,IN MODO DEMAGOGICO E RETORICO,NON CI CREDONO NEMMENO LORO CHE SON PAGATI PER FINGERE! CHI NON SI SENTE ITALIANO NON è OBBLIGATO A FESTEGGIARE,ALMENO RISPETTINO CHI è FIERO DELLA STORIA D’ITALIA,DAI ROMANI AL RINASCIMENTO ALLE GUERRE D’INDIPENDENZA! W L’ITALIA!!
V I V A L ‘ I T A L I A !!!
toh un troll
una figlia fu nostra professoressa di storia
“Non esite nessun popolo migliore di quello italiano e il popolo italiano non migliore di nessun altro popolo”. Questo è l’insegnamento che il Risorgimento ci ha donato. Insegnamento spesso deluso e tradito.
Mancava solo l’ottavo nano Trombolo…. E il suo vice Letta non ha neanche fatto finta di cantare l’Inno di Mameli! CHE SCHIFO!!!
purtroppo lo spirito che animò tanti cuori,tanti giovani,ora si è disperso,forse nell’insensata corsa per la realizzazione personale,per la conquista di quello che di più effimero,sembra doverci appagare,il vile denaro,o come lo si preferisce considerarlo:”potere d’acquisto”!!!Un’illusione,nulla paga di più della stima di se stessi,in quanto elementi inscindibili,di un progetto ben più grande…”BUON COMPLEANNO ITALIA”,io sono parte di te..forse,immeritatamente,ma certamente orgogliosa di esserlo <3 Niko forever
si viva l’Italia anche se chi ci rappresenta non lo fa dignitosamente…..
Siccome non siamo tutti come chi ci rappresenta dico auguri all’Italia, a noi, noi k siamo sempre stati dall’altra parte, noi k siamo diversi da chi ci rappresenta proprio perchè questo Paese, il più bello che ci sia con la sua storia, la sua arte e la sua cultura… lo amiamo da morire… AUGURI ITALIA!!!…
l italia è la mia terra, ma ho rinnegato il 60% degli italiani…. hasta siempre!!!!
Tanti fascisti sono nati per l’Italia e per Mussolini … meritano rispetto pure loro perchè a me non mi pare che siamo in una democrazia matura e di fatto …. solo belle parole e bei discorsi
Buon compleanno terra mia.
Lunga vita a questo Paese dal grande cuore, che accogli tutti anche quelli che lo volevano morto sotto la Dittatura!!!
buon compleanno italia la mia terra la mia meravigliosa terra, di tanta gente onesta , sana che , niente e nessuno può scalfiggere ,orgogliosa di esserlo , anche se chi ci rappresenta , non è degna di esserlo buon compleanno italia il paese piubello al mondo
BUON COMPLEAANO ITALIA!!!!!!!!!!!!!!!!; purtroppo alla tua festa ci sono padroni di casa che vorrebbero tu non fossi mai nata……
CI SONO STATI, RAGAZZI, GIOVANI CHE SONO DOVUTI MORIRE PER IL FASCIO E PER I FASCISTI PERCHè TEMEVANO PER LE LORO FAMIGLIE E NON PER L’ IDEALE….NON HANNO MAI CREUTO, NELLE BELLE PAROLE E NEI BEI DISCORSI, MA HANNO CREDUTO NELL’ INCOLUMITA’ DELLE LORO FAMIGLIE….HANNO SACRIFICATO LA LORO GIOVANE VITA PER FARE Sì CHE MADRI E SORELLE PICCOLE POTESSERO AVERE UN .AVVENIRE! E VANNO RISPETTATI COMUNQUE
andrea, al limite, ma non sò neppure se ci riuscirei,potrei rispettarli come morti non certo come fascisti.no lory,non è vero che non ci credevano oppure erano nei codardi:nella mia famiglia hanno rischiato moltissimo e dalla parte di mio marito sono anche morti per sfidare e combattere il dittatore in nome del grande sogno di libertà pardon di liberazione!
Ricordiamo gli antifascisti perche´ loro hanno fatto l´Italia, una repubblica nata nel 1948 fondata da antifascisti. Il fascismo lo riviviamo purtroppo oggi.
l’Italia repubblicana è nata e il 18 giugno 1946 a seguito dei risultati del referendum istituzionale del 2 giugno precedente. festeggiamo quelle date, non il 17 marzo
uno dei padri della nostra costituzione…
Niente di specifico contro questa giornata, ma io l’Italia l’ho sempre festeggiata e continuerò a festeggiarla il 25 aprile.
…quegli ITALIANI sono morti x tutti…ma di alcuni non vale proprio la pena di parlare!!!!!!!!! MANDIAMOLI A CASA, OH…ITALIANI…
L’ITALIA,LA MIA PATRIA CHE AMO E CHE AMERO’ SEMPRE.<3
allora tanti eroi……oggi pochi lupi e milioni di co…..nigli.meno male che L’ITALIA l’hanno fatta loro…….se toccava a noi????campa cavallo..
ipocriti.
sono stata al passo del Tonale, ho visitato il monumento hai nostri caduti
Mio suocero era partigiano sulle montagne Tosco Emiliane andate giovani vedrete quante persone sono morte x la liberta’
scusate,ma x voi è più importanteil giorno,il mese che sidovrebbe festeggiare,oppure capire il senso e il dovere di festeggiare oggi.Possibile che anche nelle cose più semplici e normali,noi italianinon riusciamo ad essere una volta,UNITIIIIIIIIIII…….????????????
Ma scusa ,noi docenti,secondo te,che cosa facciamo a scuola se non insegnare quei valori e l’importaza di ciò che significa l’unità d’Italia .
Io ho un’ idea…l Italia deve essere Una e Unita? Bene…allora i veneti non si sentono Italiani? Allora facciano armi e bagagli e se ne vadano in Slovenia,Macedonia, Serbia e lascino tutoo quello che hanno in Italia perchè quello che hanno lo devono all’ Italia e agli Italiani. Gli altoatesini non si sntono Italiani? Facciano la stessa cosa e se ne vadano in Austria, Germania e lascino tutto perchè quello che hanno lo devono all’ Italia e agli Italiani. Lostesso facciano i lombardi, friulani e tutti quelli che non si sentono Italiani…l’ Italia resterà com’ è….
Io ho un’ idea…l Italia deve essere Una e Unita? Bene…allora i veneti non si sentono Italiani? Allora facciano armi e bagagli e se ne vadano in Slovenia,Macedonia, Serbia e lascino tutoo quello che hanno in Italia perchè quello che hanno lo devono all’ Italia e agli Italiani. Gli altoatesini non si sntono Italiani? Facciano la stessa cosa e se ne vadano in Austria, Germania e lascino tutto perchè quello che hanno lo devono all’ Italia e agli Italiani. Lostesso facciano i lombardi, friulani e tutti quelli che non si sentono Italiani…l’ Italia resterà com’ è….
Lui si che era un grande uomo !!! Ci manchi tanto Enrico !!!!
Lui si che era un grande uomo !!! Ci manchi tanto Enrico !!!!
Calamandrei è stato un grande uomo e un grande giurista, un padre della patria. Un esempio per le generazioni future.
Calamandrei è stato un grande uomo e un grande giurista, un padre della patria. Un esempio per le generazioni future.
Cuore e testa, cose i politici non sanno più cosa sono
Per loro era solo cuore e amor di patria, per quelli di oggi è solo IL LORO POTERE e coprire le loro malefate.
Enrico….. ce ne fossero d te
Se i nostri partigiani morti per darci un Italia migliore tornassero in vita, si metterebbero a piangere a vedere come 60 anni di corruzione ha ridotto questo povero paese. E il problema più grosso e che non siamo in grado di uscire da questa palude. Che Dio ci salvi!
La penso come te!
io vado ogni anni x il 25 aprile nei luoghi dei partigiani; è proprio lì che è nata l’Italia …
Saluto ai Compagni d’Italia!
con permesso…
posso sentire più Mia la festa del 25 Aprile che non questa?
vi consiglio di ascoltare LA PIANURA DEI SETTE FRATELLI oggi…
Altro che non lasciare in mano l’Italia ai Comunisti..Anche oggi questo rifiuto di Premier che abbiamo, si è preso il lusso di criticare i Comunisti…Svegliamoci, mandiamolo a casa…prima che sbricioli l’Italia completamente..
Ecco perchè oggi è festa e non non si lavora
MI SA CHE SARà UN PELLEGRINAGGIO SCARNO……….
grande
semplicemente fantastica.
lo pubblicai mesi fa ma da momento che si ripresenta…il lo RIcondivido…
è un discorso bellissimo…rivolto soprattutto ai giovani!
Ma veramente l’avevano censurato?? Stronzi
voi lo ripubblicate e io lo ricondivido!!!!
e io lo ri-condivido!!!
Bello…..come erano belli gli occhi di Enrico!
Sono d’accordo… però la nostra costituzione è nata anche nei campi di concentramento dove sono stati rinchiusi i NOSTRI soldati che dopo l’8 settembre si sono rifiutati di combattere per Salò e per i tedeschi. Sono per anni prendendo bastonate, mangiando bucce di patate e lavorando come schiavi. Anche questi uomini hanno fatto questo paese e hanno permesso la nascita della Costituzione. Sarebbe bello se ogni tanto anche il loro sacrificio venisse ricordato.
parole di una semplicità disarmante ed impressionante….grande calamandrei…uno dei padri della nostra bellissima e violentata costituzione…
condiviso!
finalmente qualcosa di veramente bello….. condivido…
condivido …
uno dei padri del codice civile.
perfetto. erudire chi non sa non è mai peccato…….
Nelle scuole, insegnamolo nelle scuole il pensiero di questi grandi. E basta con le stronzate (passatemi il termine) sulla Padania che non é mai esistita!
Bellissimo e condivido.
..quelli erano uomini…quelli nostri sono sono nemmeno caporali..
ce ne vorrebbero sopratt oggi di uomini così…
ti sbagli Gabriella…nn sono nemmeno caporali…ma puttanieri al governo!
il peccato ‘e che pochi stolti censurino quello che a tutti è obbligo sapere….. ma loro preferiscono un popolo ignorante su cui fare presa!!!!!!!!!!!!!
Condiviso!!!!
condivido
Si diffondano questi pensieri, ogni giorno , ogni ora, sempre!!!ù
Tornerà mai il tempo dei galantuomini? Uso un termine non più in uso…i tempi sono troppo cambiati…
condivido
Dove sono i Calamandrei di oggi?
Questo povero Paese ne ha estremo bisogno! Per RINASCERE!
se noi giovani la pensiamo cosi forse è perchè abbiamo come esempio una classe dirigente sporca e fannullona…
pur essendo un social democratico condivido con lui su questo punto!!!
Bravo grande discorso lo pubblicai tempo fa ma dovrebbe stare in bacheca ogni giorno
ogni giorno! per non dimenticare mai la verita!!
L’esempio viene dall’alto.
. . nel senso ke il Nano da un pessimo esempio !?
si..l’esempio viene dall’alto…e da tutti…
La classe politica attuale spesso è inadeguata per il posto e la funzione che occupa. Una delle cause, a mio avviso, è nella banalizzazione della politica (che per me è cosa alta). Non basta tranne qualche eccezione, essere laureati con 110 e lode ed essere stati eletti per essere legittimati alla funzione. Il discorso di Piero Calamandrei sulla Costituzione deve essere portato a conoscenza delle giovani generazioni e commentato, come si sta facendo con il suo discorso in difesa della scuola pubblica (1952). Ricordare la sua frase: “Trasformare sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere”.
ricordo che quando ero ragazzina e al tg si parlava di politica avvertivo in me una forma di repulsione,a vedere le facce dei politici sentivo istintivamente il vomito….oggi mi pento di non essermi interessata allora quando invece avrei dovuto ,oggi insisto con i miei figli perchè si informino e non facciano l’errore che feci io ….ma mi sento rispondere che la politica non gli interessa,mi rendo conto che non la sentono parte del loro percorso…forse dovremo aggiungere una materia in più a scuola …(educazione alla politica).
Per fare politca, buona politica, occorre onestà intellettuale, capacità, senso del dovere e delle istituzioni e sicuramente dimentico qualcosa. Tutte virtù che oggi sono merce rara e chi le ha trova difficoltà ad entrare in politica.
è un discorso magnifico, queste sono le cose che si dovrebbero studiare a scuola…la storia del nostro paese, la storia della nostra costituzione, la più bella che esista!!!..se solo fosse ascoltata…
è un discorso magnifico, queste sono le cose che si dovrebbero studiare a scuola…la storia del nostro paese, la storia della nostra costituzione, la più bella che esista!!!..se solo fosse ascoltata…
se i nostri padri costituzionalisti vedessero a chi è in mano l’italia si rivoltano nella tomba, nani guappi e ballerine, igeniste dentali che vogliono fare il ministro degli esteri, ma quanto dobbiamo aspettare prima di tirare fuori gli attributi. sveglia italiani siamo alla repubblica delle banane
mi viene la pelle d oca solo a sentirlo ma la nostra razza diventa sempre meno spero in un futuro migliore
si sono mangiati pure le banane
Metto questo discorso nella tesina per gli esami **
Metto questo discorso nella tesina per gli esami **
brava,Elena e in bocca al lupo… :)
brava,Elena e in bocca al lupo… :)
CREPI!! :D
CREPI!! :D
Grande!!!
Grande!!!
buon compleanno italiani!!!
buon compleanno italiani!!!
si!
BELLISSIMO!!!!!!!!!!
una sua frase fu la traccia del tema della mia maturità…
…..da leggere in tutte le Scuole Pubbliche Italiane…Un appello ai VERI DOCENTI….!!!
la libertà è partecipazione……sempre all’erta…viva la Costituzione!
meravigliosa descrizione di come è nata la nostra costituzione! PIERO CALAMANDREI :”Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.” parole che spero risveglino l’italianità nella nostra gioventù!
Divulghiamolo il più possibile tra i giovani! Lo condivido!
questa è la storia che deve essere insegnata nelle scuole….
Nano malefico, come disse Calamandrei: sono morti uomini, donne, vecchi, giovani tutti ITALIANI. L’Italia è una e la costituzione è sacra perchè è nata sul sangue di tutte quelle persone. Tu non la puoi toccare perchè la infangheresti, si può limare con il consenso deli italiani tutti (il Parlamento) e non come conviene a te. P.S.: non puoi essere presidente della Repubblica (toglitelo dalla testa) perché non rappresenti gli italiani, STUITI U MUSSU
Nostro padre nello spirito Piero Calamandrei fece questo discorso ai giovani di Milano credo nel 56
BELLISIMO DISCORSO DI PIERO CALAMANDREI. TUTTI DOVIAMO ONORARLO E LEGGERE, LA COSTITUZIONE ITALIANA, LA LIBERTà D’ ESPRESIONE, LA POLITICA… , EC., EC. – HERMOSO DISCURSO DE PIERO CALAMANDREI. TODOS TENEMOS QUE HONORARLO Y LEERLO, LA CONSTITUCIòN ITALIANA, LA LIBERTAD DE EXPRESIòN, LA POLITICA… ETC., ETC.,. LEZIONE PER TUTTI POPOLI DEL MONDO!!!. LECCION PARA TODOS LOS PUEBLOS DEL MUNDO!!!!!
Semplicemente sublime, Calamanadrei… se penso che in circa 65 anni siamo passati da lui ad altra gente che conosciamo, mi vengono i brividi…
Semplicemente sublime, Calamanadrei… se penso che in circa 65 anni siamo passati da lui ad altra gente che conosciamo, mi vengono i brividi…
comunque il pane per nutrirsi della costituzione Italiana è il LAVORO.!
Bellissimo, l’ho già letto!