Lettera aperta ai dirigenti del PD sull’identità perduta della Sinistra italiana

di Michele Diodati, inviato tramite il modulo “Qualcosa di Sinistra, DILLA TU” qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it

In questi giorni Roma, come altre città italiane, è tappezzata di manifesti di Bersani in maniche di camicia sotto la parola “OLTRE”, scritta a caratteri cubitali. Poi ci sono vari slogan collegati a quella parola: “Oltre il disprezzo delle regole c’è la Costituzione” oppure “Oltre le divisioni c’è l’Italia unita“, e altri ancora.

Il manifesto è stato già ampiamente criticato, su tutti da Oliviero Toscani, che l’ha definito funereo: “Sono pazzi. Hanno fatto una campagna epitaffica, in bianco e nero, tombale: più che Oltre, direi Oltre-tomba. Il Pd così è morto, e Bersani è il Caro Estinto”. A Toscani hanno replicato i due creativi che hanno ideato la campagna pubblicitaria, Aldo Biasi e Salvo Scibilia: ”In questa campagna non fingiamo. Bersani non vuole apparire artefatto. Esalta i suoi pregi e non nasconde le debolezze. Bersani qui è solido, materico, simpatico e soprattutto eroticamente composto”.

Lasciando perdere l’erotismo di Bersani, sicuramente sia Toscani che i due creativi hanno le loro ragioni, ma sono ragioni estetiche, tipiche della comunicazione pubblicitaria. Parlano dei manifesti del PD come di un prodotto commerciale, qualcosa che si deve vendere e per la cui “vendita” si seguono strategie comunicative più o meno valide, più o meno discutibili. Ma questi ultimi manifesti del PD, così come quelli che li hanno preceduti, mi sembra che manchino clamorosamente di un elemento basilare, che non tocca ai pubblicitari né creare né gestire: un’idea politica di sinistra, qualcosa che dica subito, in modo chiaro e immediato a chi li guarda: ecco, questo è un manifesto di sinistra, fatto da un partito di sinistra per gli italiani di sinistra.

Da questi manifesti spuri trasuda invece a mio modesto parere un fatto evidente: la crisi d’identità che colpì il PCI dopo la caduta del muro di Berlino, fotografata ne “La cosa” di Nanni Moretti del 1990, continuata con le varie filiazioni del PCI (PDS, DS, Ulivo, Unione, PD), non è ancora finita.

I manifesti non sono libri. Per loro natura devono essere sintetici: in un simbolo, un’immagine, uno slogan devono riuscire a racchiudere la comunicazione essenziale che permette al cittadino elettore di riconoscere chiaramente il messaggio politico del partito, comprenderlo intellettualmente, decidere se vi si riconosce oppure no. Ma l’identità di sinistra manca completamente nei manifesti del PD. Tutti quelli che ho visto negli ultimi anni erano focalizzati su questioni concrete, che avrebbero potuto essere fatte proprie – pari pari – anche da una destra non berlusconiana: uniti si vince sulla disoccupazione e il precariato, difendiamo la Costituzione, superiamo il disprezzo delle regole, restiamo uniti in nome dell’Italia.

Com’è possibile – cari dirigenti del PD – che abbiate smarrito completamente l’identità della Sinistra o, quantomeno, la capacità di renderla pubblica, chiara, visibile, evidente, riconoscibile, attraente? Non vanno bene i simboli che avete scelto: lasciamo querce e ramoscelli d’ulivo nei prati e troviamo qualche elemento umano, che indichi una via sociale e politica di realizzazione. Va bene, falce e martello sono ovviamente superati, ma riconosciamo che avevano una potenza comunicativa e identitaria devastante! E’ possibile che non riusciate a trovare un simbolo che sia in grado di interpretare la complessità del presente e che possa diventare il vero erede della falce e del martello? Qualcosa di emotivamente potente, riconoscibile come espressione di un’ideologia di Sinistra e in grado di aggregare la gente e far loro riscoprire la bellezza di un ideale?

E poi gli slogan. E’ mai possibile che sui manifesti del PD non compaia più una frase che la destra non potrebbe, volendo, fare propria? Ecco qualche umile proposta per cercare di restituire ai manifesti del PD parole di sinistra: “Più giustizia sociale e meno privilegi per i politici“, “Redistribuiamo equamente la ricchezza“, “Più soldi alle scuole pubbliche, meno soldi alla Chiesa“, “Meno individualismo e più solidarietà sociale“, “Meno evasori fiscali, più investimenti nella ricerca“, “Studi e alloggi gratuiti per gli studenti meritevoli“, “Cittadinanza italiana per tutti i nati in Italia“, “Non esistono clandestini, ma solo esseri umani“, “Lotta spietata ai conflitti d’interesse“, “Cultura, informazione e pluralismo sono i veri nemici delle mafie“.

Il PD e la sinistra hanno bisogno di darsi con urgenza un’identità chiara, riconoscibile e univoca. Il che richiede coraggio, chiarezza di pensiero e scelte decise. Credo che gli slogan che ho proposto siano un esempio chiaro di ciò che intendo dire. Se qualcuna di quelle frasi campeggiasse dietro Bersani al posto delle anonime scritte che il PD ha scelto per la sua comunicazione senza identità, Bersani stesso mi apparirebbe non più come un impiegato fotografato durante la pausa caffè, ma come qualcuno che si propone di restituire alla Sinistra la sua dimensione ideale: qualcosa che va ben al di là delle mutevoli contingenze del presente. I Berlusconi passano, l’ideale progressista rimane, perché fa parte in modo atemporale della dimensione politica umana. Bisogna solo riscoprirlo e adattarlo al presente, senza paura e senza titubanze, soprattutto senza la pretesa di voler accontentare tutti.

Michele Diodati
(26/3/2011)

33 commenti su “Lettera aperta ai dirigenti del PD sull’identità perduta della Sinistra italiana”

  1. Sinistra italiana? Cos’è? Si mangia? Berlinguer si sarebbe astenuto ai nostri giorni.

  2. lettera aperta . non c’è nessun leader, quelli che c sono rasentano il ridicolo, ovvero hanno zero carisma , se torna bertinotti lo voto giuro, anche a costo d definirmi anacronistico , andate in messico come ho fatto io e così vi farete un idea seria sulla sinistra , beh si non sarebbe cmq quella italiana..baciuzzi dalla devastata sicilia!!

  3. Il compromesso storico non è quello invocato da Scalfari,con l’entrata degli ex DC,nel partito sono passati sopra gli ideali di sinistra come un buldozer,hanno schiacciato i compagni a mò di scendiletto,non potranno mai scrivere sui manifesti quello che tu dici,ci sarebbe una nuova scissione e per i dirigenti ex PCI non rimarrebbe che suonare le campane a morto,sono diventati tutti sor tentenna per non far danno ai democristiani,eppure qualcosa di sinistra ancora è rimasto,in quei partiti che Veltroni con la sua cazzata ha distrutto.

  4. io userei uno slogan semplice e coinciso ma che è un programma teorico e concreto facile da verificare in ogni azione politico-a

    ministrativa: “SEMPRE CON I DEBOLI; MAI CN I POTENTI”

    • caro mario non è con la disellusione che si combatte il berlusconismo! bisogna crederci !!!

  5. Da dirigente del PD conscio del fatto che poremmo avere ben altro sprint, credo che non manchino in Italia partiti che seguono i consigli esressi nella lettera. Per ora, non mi pare che suscitino chissà quale emigrazione di voti . Gli unici altri due partiti di sinistra (SEL e IDV) seguono molto poco questi “consigli”. Riengo che le difficoltà del PD e della sinistra vadano ricercate altrove

  6. La sinistra imborghesita non ha più nel suo vocabolario le parole magiche OPERAIO…PROLETARIATO…LAVORO….INDIGNAZIONE.. LOTTA…. Da quanto tempo la sinistra non parla agli operai nelle fabbriche, mandiamo ancora il sig. Dalema in una lussosissima barca quando i suoi precedessori lasciavano il 50/60 % dello stipendio al partito, che aveva bisigno di quei soldi per fortificarsi e proliferare, ora basta chiamarsi democratici e lasciare che le cose accadano, nessuno si prende la responsabilità di cambiare le cose…..a che prò….loro il loro bel gruzzoletto lo hanno messo da parte……chiedete un pò ai gerarchi del pd se sarebbero disposti a rinuciare al 20% del loro sudatissimo compenso…..Ahahahahahahah questa p la risposta.

  7. Scusami tanto Alessandro, ma non esistono solo Sel e Idv a sinistra. Loro sono apertamente di CENTRO -SINISTRA, non di sinistra. Se vogliamo vedere veramente chi c’è a sinistra del Pd e non chi vi viene fatto credere dalla Televisone, c’è la FEDERAZIONE della sinistra (Rifondazione Comunista- Comunisti Italiani- Socialismo 2000- Lavoro Solidarietà), Partito comunista dei lavoratori, Sinistra Critica. Anche se questi due ultimi sono più che mai diventati dei movimenti partitici. Comunque la Federazione è molto molto attiva, solo che viene censurata e i media fanno vedere che l’unico a Sinistra è Vendola, perchè si pone accanto alla situazione di potere attuale, volendo fare un governo con il PD e con l’IDV.

  8. @ Lanteri Scusami tanto Alessandro, ma non esistono solo Sel e Idv a sinistra. Loro sono apertamente di CENTRO -SINISTRA, non di sinistra. Se vogliamo vedere veramente chi c’è a sinistra del Pd e non chi vi viene fatto credere dalla Televisone, c’è la FEDERAZIONE della sinistra (Rifondazione Comunista- Comunisti Italiani- Socialismo 2000- Lavoro Solidarietà), poi c’è il Partito comunista dei lavoratori, Sinistra Critica. Anche se questi due ultimi sono più che altro ora come ora, diventati dei movimenti partitici. Comunque la Federazione è molto molto attiva, solo che viene censurata e i media fanno vedere che l’unico a Sinistra è Vendola, perchè si pone accanto alla situazione di potere attuale, volendo fare un governo con il PD e con l’IDV e quindi dal mio punto di vista, non propone nulla che vada contro il sistema bipolare e politico attuale. La Federazione della Sinistra insieme a questi altri partiti, è l’unica che ancora utilizza con orgoglio la falce ed il martello e che si definisce comunista, Berlinguer non avrebbe mai MAI rinunciato a chiamarsi comunista ne tantomeno al simbolo del lavoro, non lo fece quando prese NETTAMENTE le distanze dal finto comunismo sovietico, figuriamoci se l’avrebbe fatto per il crollo del Muro. E figuriamoci se oggi starebbe col PD o con Sel. Farebbe fatica a scegliere una collocazione ma tra tutte credo che quella della Federazione in primis (che unisce movimenti comunisti e socialisti che si ritrovano attorno alla difesa del lavoro, della solidarietà e non attorno a leader o altro) o dei partiti comunisti che vengono censurati sistematicamente, sarebbero tra le sue scelte.

  9. sostanzialmente daccordo con quanto su scritto. Aggiungerei pure che ci debbano essere comportamenti coerenti da parte di esponenti della sinistra non cercando approcci improponibili con lega e fli pur di far cadere Berlusconi ma di parlare alle coscienze vive di questo Paese e mobiltarne tutto il loro potenziale .Solo cosi’ si creerebbero i concreti presupposti per un ricambio politico, sociale e ideale.

  10. In europa diciamo che cambiano i funzionari ma non i partiti con i quali si mantiene l’eredità storica per un eventuale futuro .. qua la feccia dirigenziale … sono e saranno sempre prostitute sia d’intelletto sia carnale …

  11. Caro sig. Diodati leggo con piacere la sua lettera, ma quei cartelli pubblicitari sono l’espressione della nostra sinistra…funerei!…se Chiamparino dice che Marchionne, a volte, è più a sinistra di lui…beh…apprezziamo il suo sforzo, ma neanche Lei è in grado di fare i miracoli! Sono ann che aspettiamo il miracolo, che ci siamo turati il naso, votando…tanto per non far vencere la destra…ma, francamente, onestamente, obiettivamente…l’unico che ci potrà far vincere è Berlusconi con le sue guasconate. Noi non avremo nessun merito. Comunque grazie di averci fatto capire che non siamo soli.

  12. MA PURTROPPO IL PD E’ FATTO DA UOMINI CI SONO E CI SONO SEMPRE STATI UOMINI NELLE SEZIONI NEI CIRCOLI CHE CON LE IDEE DI SINISTRA, NON CENTRAVANO E NON CENTRANO TUTT’ORA NIENTE E SI SONO FATTI MOLTO SPUDORATAMENTE I CAZZI LORO, E CON LE IDEE DI SINISTRA LO RIPETO NON CENTRANO NIENTE MA NIENTE DISTRUGGENDO TUTTI GLI IDEALI DELLE ALTRE PERSONE CHE SONO PROPRIO SCAPPATI SCHIFATI. MA PURTROPPO IL PARTITO A LIVELLO CENTRALE HA PREFERITO INFILARE LA CAPOCCIA SOTTO LA SABBIA COME GLI STRUZZI QUANDO HANNO PAURA. HANNO RIFIUTATO DI PRENDERE PROVVEDIMENTI, ECCO COME SIAMO RIDOTTI LE MELE BACATE LE HANNO LASCIATE FARE E SAPESSI COME SI SONO DATI DA FARE PERPRETRANDO SOPPRUSI E INGIUSTIZIE ECCO PERCHE’ LORO SONO I PRIMI A PUZZARE DI MERDA.

  13. CARO MICHELE DIODATI IO DA QUANDO HO RAGGIUNTO LA MATURITA, HO VOTATO SINISTRA POI QUANDO BERTINOTTI RUPPE CON IL SINDACATO HO VOTATO PER LUI: ADESSO PER I LAVORATORI I PENSIONATI E LA POVERA GENTE LA PRIORITA E MANDARE A CASA QUESTA CASTA DI DESTRA CHE CON L’APPOGGIO DEI POLITICI DELLA LEGA( MA NON PENSO DI CHI GLI HA ELETTI ALMENO NON DA TUTTI) SI STA COMPRANDO TUTTA LA PARTE BUONA DI QUESTA POVERA ITALIA LASCIANDOLA SUL LASTRICO: QUINDI PER CONCLUDERE PER RIUSCIRCI CèBISOGNO DELL’APPORTO DI TUTTI LE CRITICHE CHE VENGONO DA SINISTRA SONO QUELLE PIU PERICOLOSE PECHE DISORIENTANO GLI ELETTORI E PORTERANNO AD UNA SICURA VITTORIA DELLA DESTRA

  14. La lettera é interssante perchè pone in modo semplice la questione di fondo. Può un partito popolare, progressista e che si richiama principalmente alle forze del lavoro prescindere da un’impostazione ideologica (nel senso migliore del termine)? L’impostazione tutta pragmatica (se almeno fossero definiti i programmi-progetti) ha valore solo per archi temporali ristrettissimi e su punti limitati. Un partito, se serve, deve avere orizzonti più lunghi, altrimenti si svuota al termine dell’estate.

  15. Ma il Pd ha i programmi..le idee, e anche le capacità, ed è formato per il 90% da gente onesta e disinteressata. Se si continua a sostenere il contrario, non si fa molta strada. C’è un problema di comunicazione, questo si. Ma i programmi, i contenuti, le idee ci sono. Io a gente come Vendola, Diliberto e compagnia bella non sento fare una proposta che una, ma tanti bei discorsi. Discorsi che entusiasmano per carità, ma dopo l’entusiasmo e le parole cosa resterà? Parole parole parole…Io non mi faccio incantare da gente simile. Tanti miei amici invece si fanno prendere: perchè Vendola, lo dico a suo merito ha appeal. Ma bisogna avere ben altre qualità….più che la voce melliflua, quando si sale al Gabinetto Ministeriale, occorre il culo di pietra (cioè la capacità di starci seduto sulla poltrona, per ore e ore a macinare carte, questa è la poltica, mica la piazza????). Oltretutto Vendola quando se ne adorna, si fa bello con le piume che strappa al Pd, il suo 8,5% (presunto) è risultante del malcontento dell’elettorato di sinistra moderata…non sono voti strappati a Berlusconi; è un gatto che si morde la coda. Vi pare un progresso politico? Poi se lasciassero parlare un po’ Bersani senza interferenze, come succede nel centrodestra, dove Berlusconi monologa, beh vedreste la differenza. Il Pd è autenticamente democratico, anzi parlano fin in troppi, il Pdl è una proiezione di Berlusconi, il suo megafono personale, non un partito. Ecco mi sento assolutamente d’accordo su di un punto: si è vero il Pd vive troppo sugli slogan…è questo che forse contribuisce ad alimentare la falsa leggenda della mancanza di contenuti. Infatti uno pensa: “Ecco parlano per slogan, perchè non sanno cosa dire”. Ma non è così. Poi ognuno valuti come vuole. Ci sarebbe altro, ma lascio perdere, sennò scrivo i “Promessi sposi”.

  16. Credo che la comunicazione politica, oggi, sia abbastanza difficile. Il PD, che ha sicuramente dei pregi e gode (tranne alcuni episodi discutibili) della mia simpatia (il che non significa che lo voto, specie dopo quello che è successo a Napoli), mi sembra sia rimasto al linguaggio dei partiti anni ’70. Bersani mi sembra un uomo onesto sotto tutti i punti di vista ma faccio fatica ad ascoltarlo e molti mi dicono che faccia venire un po’ il sonno e questo, per un politico, è un po’ un limite. Berlinguer, nella sua pacatezza, non era così, ti appassionava con i suoi discorsi. Un gradino indietro, ma sempre molto efficaci, Paietta, Iotti, Ingrao, lo stesso Natta tanto criticato da molti. Occhetto poteva essere il vero erede di Berlinguer ma si è fatto travolgere dai cambiamenti epocali avvenuti agli inizi degli anni ’90. Veltroni prometteva bene ma poi a mio avviso si è perso e ha fatto perdere.

  17. credo che berlinguer si sia rigirato talmente tante volte nella tomba nel veder sparire l’ideologia di sinistra dietro non so quale nuova ideologia che serve a far ridere i polli e perdere voti da ogni parte come un colino pieno di buchi

  18. una lettera che mi sento di condividere pienamente.
    e’ vero il fatto che ormai da molto tempo,la sinistra non riesce a trasmettere alla societa’ una idea di alternativa .
    io ho 50 anni e mi ricordo in particolare un manifesto, con la fotografia dell’immenso BERLIGUER con la scritta dietro; IL PARTITO DELLE MANI PULITE.

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