Maggioranza/Test post-referendum

All’indomani dai risultati referendari si respira una nuova aria e il Governo si mostra in febbrile agitazione.

Da un lato il ministro Maroni afferma che “Un Governo deve fare scelte coraggiose che vanno nelle direzione giusta. Questo e’ il modo migliore per uscire da questa situazione difficile per noi” (come se non avessero avuto abbastanza tempo in questi primi anni di legislatura), accompagnato dall’emendamento al decreto sviluppo presentato proprio oggi dalla Lega che regala 40 punti in più in graduatoria per gli insegnati residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare; dall’altro Berlusconi che si prepara finalmente ad una verifica della maggioranza in parlamento (specificatamente Martedì 21 in Senato con un suo preliminare intervento) e convoca il nuovo Consiglio dei Ministri per questo Giovedì…

sempre se per un caso fortuito si dovesse passare il test sulla maggioranza!

25 commenti su “Maggioranza/Test post-referendum”

  1. ma ci sarà qualche parlamentare che, onesto o no,faccia i suoi calcoli e decida di non vendersi più??tanto la nave sta affondando e i ratti si sa fuggono..(e pure ‘e zoccole)

  2. ma questi hanno proprio grosse difficolta’ ad accettare di vivere in una nazione e di doverne rispettare le regole….o forse cosa ancor piu’ triste, visti i voti dei suoi elettori i quali gli hanno dato una sonora sberla con il referendum, cerca in questo modo di riportarli all’ovile….proprio lui che si è sposato una siciliana e che ci ha procreato due figli…..in altre culture verrebbero definiti meticci/mezzosangue e non degni di far parte della cerchia a cui lui vuole appartenere…..la purezza della razza, carissimo non esiste e tuoi figli ne sono la rappresentazione in terra………

  3. Non è esattamente così. Il bonus andrebbe, secondo la proposta vergognosa della Lega, a chi resta nella provincia scelta nel 2007. Il problema consiste nel fatto che, a causa dei tagli, centinaia di migliaia di precari storici, specialmente nelle regioni del Sud ma non solo nel Sud, non lavorano e speravano di poter cambiare provincia con il trasferimento. Se passasse l’emendamento, ci sarebbe di fatto un congelamento delle graduatorie perché, se considerate che, insegnando per un anno, si ha diritto a 12 punti, 40 punti sono un’enormità. Chi ha necessità assoluta di spostarsi lo farà ugualmente e verrà penalizzato. E’ una mostruosità giuridica perché impedisce, di fatto, la mobilità lavorativa sul territorio nazionale. Inoltre alcuni, non pochi, insistono nel sostenere che al Sud ci si laurea con grande facilità comprando i titoli. Per questo si la Lega vorrebbe tutelare gli insegnanti ”padani”. Vorrei ricordare a chi lo sostiene che, nelle graduatorie del Nord, ci sono migliaia di insegnanti meridionali e che è vergognoso che in Italia si facciano discorsi di questo tenore, specialmente se a farli sono dei docenti che dovrebbero essere anche educatori. Come al solito una guerra tra poveri che ci distrae dalla vera causa di tutto questo caos: il tentativo, se ancora di tentativo si può parlare, di far morire la scuola pubblica.

  4. Che palle con questa storia delle lauree facili a sud…e’ vero solo se ti chiami in un certo modo altrimenti ti devi fare un mazzo…!!!

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