Eccoci nuovamente con una canzone impegnata..
Qualcuno era comunista, molto più che qualcuno, a dire il vero, per un sacco di motivi, non è un mistero che l’Italia ha avuto nel PCI, specie in quello a guida berlingueriana, il più grande partito di sinistra della sua storia. Tra i milioni di compagni non vanno dimenticati neppure quelli falsi, che credevano di essere comunisti, ma che, evidentemente, non lo erano.
Personalmente non ho vissuto il comunismo italiano, non sono cresciuto nel partito che si trasformava proprio pochi mesi prima della mia nascita, siamo la generazione del post-comunismo, come ebbero a chiamarla alcuni.
Non ho vissuto in prima persona molte delle vicende politiche del Paese, eppure…
httpv://www.youtube.com/watch?v=emoFu3iejiQ
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe…
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso.
Era come… due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No. Niente rimpianti.
Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.
grande gaber
RARO eUNICO :*
tutto verooooooooooo……..gaber sempre attuale…..
Immenso ed universale!
Qualcuno era comunista…Gaber e la moglie no.
mafiosi forse, ma incapaci no.. avercene di governi democristiani oggi.. forse si farebbe qualche riforma in questo paese
IL SANGUE E ROSSO,,,,,,,,,,SIAMO NATI COSI’
Chissà cosa scriverebbe oggi, per di più con una moglie pidiellina…
ed il cuore batte a sinistra!
il guaio è che anche la moglie prima di Berlusconi era comunista…..
qualcuno eracomun
capaci di essere mafiosi, capaci di lasciar ammazzare Aldo Moro, capaci di metter su la P2, Gladio, capaci di stragi di stato….si molto capaci!!..
qualcuno era comunista perchè…….. ora invece perchè nessuno più lo è?
…”Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso: era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana, e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita.”…
quando voglio deprimermi, mi guardo questo video… che brytta fine che hanno fatto i nostri sogni…
vorrei che tornasse un leader come Berlinguer, per poter essere ciò che ero prima, cioè un vero socialista.
allora qll che volevo dire che qualcuno era comunista kè voleva cambiare le cose in italia
rubo, sperando
ed ora che dobbiamo cambiare kè negli ultimi anni il ns caro presidente del consiglio che ogni volta che parla offende l’italia e noi italiani ,
che emozione!!!!!
gaber nn mi piace, era ambiguo.. d’altronde anche la moglie…nn andiamo a ripescare le cose di prima, gli ultimi anni ha voltato faccia!!!!!!!
..condivido !! grazie ..
la ns costituzione io vorrei che nessuno se ne dimenticasse mai e che alle prossime elezioni fossimo uniti come queste
il guaio per me è che oggi ci sono 20 enni nostalgici comunisti, quando non hanno mai vissuto nemmeno la prima repubblica.. invece di guardare al futuro, a una sinistra progessista europea e moderna, si attaccano a motti e estremismi legati a un passato remoto. La peculiarità di berlinguer era la lungimiranza, molti che oggi dicono di rifarsi a lui invece fanno solo disfattismo e tendono alla distruzione interna della sinistra e non al suo rafforzament; berlinguer voleva una sinistra meno sovietica e più europea e votata alle riforme, anche alleandosi a frange della democrazia cristiana.