Chissà perché certe genialate arrivano sempre ad urne chiuse, mai prima. Sul carro dei vincitori (mai così pieno) già comincia ad esserci chi cerca di farlo sbandare alla prima curva. E infatti: ieri l’assemblea di Montecitorio ha votato a favore del rinvio ad altra seduta del testo di legge presentato dall’IDV che prevede l’abolizione delle Province.
Da chi è stato chiesto il rinvio? Da Dario Franceschini, che si è giustificato dicendo che “a volte è meglio rinviare un provvedimento se questo finisce per chiudere ogni possibilità di riforma, come sarebbe successo se fosse stata bocciata dal voto d’aula la posizione di bandiera dell’Idv.“
In realtà alla Camera la maggioranza era sotto-dimensionata e il provvedimento rischiava di passare per qualche voto. A volte pare proprio dimostrata da questi fatti la tesi di Travaglio che postula il soccorso rosso per Silvio nei momenti di difficoltà.
Posto che sono 10 anni che il Paese sta ancora aspettando, dopo l’approvazione della sciagurata riforma del Titolo V approvata a colpi di maggioranza dal centrosinistra nei mesi finali della XIII Legislatura, la creazione delle fantomatiche Città metropolitane (città come Milano dovrebbero avere una sola figura, il Sindaco, che si troverebbe a governare un territorio come quello della Provincia, con evidenti dimezzamenti di costo), la verità è che i consigli provinciali sono l’ultimo rifugio dei trombati rispettivamente al Parlamento, al Consiglio Regionale e a quello Comunale. Anzi, non è raro che sorgano conflitti di competenze proprio tra Sindaco, Presidente della Provincia e Presidente della Regione per via dell’inutilità dell’Ente.
E’ ovvio però che in questo modo ci sarebbero molti meno posti a disposizione per amici e amici degli amici. Ora si spera davvero che in realtà Franceschini dia corso a quello che il suo partito ha promesso di fare (ridurre le Province e creare le Città Metropolitane) e non continui di rinvio in rinvio, con la scusa che il problema è complesso e bisogna ragionarci su (dopo 10 anni sarebbe anche ora di trovare la soluzione).
Nel frattempo, godiamoci il rinvio… certo è che vedere Calderoli che mette la firma ad un provvedimento di Franceschini fa effetto quasi quanto lo stesso Calderoli che andava a presentare con Di Pietro la grande truffa del federalismo demaniale. In una parola: l’ennesima porcata.
un conto è ridurre un conto è abolirle, per il primo sono d’accordo, per abolirle no.
io abolirei tutto e lascerei le province!! :D
http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=5078 governare per abrogazioni è un limite, io sono per le riforme oculate e discusse. Staff, per favore
ma perchè, pensate davvero che al Pd interessi far cadere questo governo? alleandosi con l’idv poi… figuriamoci, piuttosto si tagliano le balle
ma non raccontiamoci favole………..nessuno vuole staccarsi da quelle poltrone……VERGOGNA….
Il populismo va sempre di moda,le provincie hanno ad esempio deleghe sul lavoro che ocmune e regione non potrebbero fare.
Ha ragione Franceshini,se no dove li mette i trombati delle altre votazioni(che schifo)
La logica della poltrona non si estirperà mai in questa repubblica delle banane, ed è questa una delle cause della sua ingovernabilità
basta la volontà tutto si può fare il 12-13 giugno l’ha dimostrato!!!!!!!!!!!!!!
Sono dei coglioni!!! In effetti le province non servono a nulla, se non come parcheggio, i peggio lavorano li.. Ps appoggio pienamente quest’idea..
Nel programma del PDL c’è l’abolizione delle province, lo ha ricordato anche Travaglio in uno dei suoi video, credo si intoli Fahrenheit Calderoli.
non vorrei sbagliare, ma la Costituzione prevede la creazione di nuove province, non prevede la loro abolizione …
No, Salvatore, la Costituzione semplicemente dice, all’art.114, che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. Quindi prevede la creazione delle Città metropolitane, stando alla Riforma del Titolo V, visto che non esistono, non quella delle Province. EB.IT STAFF
trovo insensato che il PD riesca sempre a trovare il modo di NON essere dalla parte dei cittadini e di dare ragione a grillo…
a che cosa servono ??????–350.000 euro di stipendio prende il presidente (solo lui)-QUI IN ALTO ADIGE–PIU’260.000 IL VICE PRESIDENTE ECC ECC—A QUESTO SERVE LA POLITICA PER IL POPOLINO ?????? MA VA A CAGARE SIA LA–DX CHE LA–SX—-TUTTI LADRI DELINQUENTI UGUALI—-PENSANO SOLO AI PROPRI INTERESSI——
…bel modo di attuare il cambiamento che tanto sbandierano…
La ventata che è tirata sull’Italia a fine maggio è già cambiata?! Bersani che risponde!!! Risponde SI alle province altrimenti tutti quei presidenti e consiglieri dove li mette? Non esistono così tanti posti pubblici per “imbucarli”……BERSANI ATTENTO…..il vento gira…..ma anche ri-gira!!!!
un referendum sull’abolizione delle province non si può fare?
Non gira solo il vento, di fronte a queste vecchie logiche!
Hai ragione Alessandra, qualcuno mi dovrebbe spiegare il senso attuale delle provincie, lo aveva nel ’45 ma ora? Attualmente sono un ente di transito per politici in ascesa o politici trombati in discesa..
altrimenti diminuiscono le poltrone…….
al dilà della votazione in particolare, proprio perchè per certe cose il vento non cambia mai non credete sia populistico dire “ABOLIAMO LE PROVINCIE!!!”, quando poi loe stesse persone vengono occupate altrove? tutto ciò che seguono ora le provincie un giorno dopo l’abolizione chi lo seguirà? con quali risorse? con quali risorse UMANE? sinceramente non credo si tratti di posti per trombati, e nella logica del decentramento amministrativo ritengo giusto che vengano mantenute.
onestamente non vedo la necessità dell’esistenza delle amministrazioni provinciali così come sono: sarebbe più giusto accorparle e ridurle di numero, sperando che facciano da cuscinetto tra comuni e regione.
il guaio è che come è già stato detto, sono altro che poltrone per politici da spartirsi a piacimento.
Attenzi che alla prossima potrebbe scomparire il PD.Attento Bersani & company
A lor signori interessano molto di più i loro interessi dei nostri