Google+ ha aperto i battenti una decina di giorni fa. Per ora si può usarlo solamente se avete ricevuto via e-mail l’invito da un vostro amico, eppure questa versione beta ha già raccolto l’adesione di oltre 10 milioni di persone, ad un ritmo di oltre 2 milioni ogni 32 ore.
Tanto che lo stesso fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è corso ai ripari, iscrivendosi anche lui e cercando di studiare le contromosse per evitare di affondare rapidamente di fronte a quello che sembra il Social Network dei sogni: ad una portata di click tutte le funzionalità di Google (dal motore di ricerca fino a Gmail o gli strumenti per webmaster), in un’interfaccia dinamica assai più gradevole di quella di Facebook e Twitter, con la differenza che tutte le limitazioni e le falle dei due famosi social network (dal limite dei caratteri per ogni post alle falle nella privacy) sono stati completamente superati.
Insomma, possedere un account su Google+ è come avere fusi assieme Facebook e Twitter e il primo impatto, per chi come me lo sta usando da un paio di giorni, è un feedback completamente positivo (ed è raro per una beta teoricamente chiusa al mondo della Rete).
Il meccanismo scelto è quello delle “cerchie” che sostituiscono gli amici di Facebook e che ti permettono di dividere gli amici sin dall’inizio in liste (amici, conoscenti, antipatici, imbecilli etc.), con la differenza che puoi scegliere con quali cerchie condividere alcuni pensieri, articoli, status e altro (mentre su fb questo non è possibile in maniera così esemplificata).
E’ curioso che il concetto di “cerchia sociale” sia stato coniato da Simmel nel secolo scorso per definire la libertà dell’uomo: quando nasci, appartieni alla cerchia sociale della famiglia (dove il tuo grado di determinatezza è massimo e il tuo grado di libertà è minimo); poi, man mano che cresci cominci ad appartenere a diverse cerchie sociali (scuola, università, lavoro, associazione, partito) e il tuo grado di libertà aumenta tanto più aumentano le cerchie sociali a cui appartieni (perché riduci gli ambiti di assoluto che ogni cerchia prova ad importi).
Negli USA già si domandano se Google+ decreterà la fine dei blog: a differenza di Fb e di Twitter, infatti, non c’è limite alla lunghezza di ogni status, che è dotato di un proprio permalink e può diventare quindi un vero e proprio post. Molti blogger pare si siano già spostati su Google+ perché ottengono un feedback più veloce (chissà, forse un giorno anche noi di QdS… per ora però ci teniamo stretti questo luogo di libera espressione senza censure).
Il vero punto, infatti, che poi è quello comune anche a facebook e a twitter: chi controlla i controllori? Nel senso, una volta spariti i blog (i forum sono morti da un pezzo), dove sarà possibile esprimere le proprie opinioni senza il rischio di subire una censura? E se ti escludessero dai social network (come è successo e succede), dove potresti dire la tua? Con Google noi abbiamo avuto la negativa esperienza di essere cancellati da Google Adsense (il sistema della pubblicità) perché a pochi giorni dal pagamento degli euro guadagnati (oltre 200 euro in un mese e mezzo), Google senza ulteriore spiegazione ci ha cancellati per “tutelare gli inserzionisti” (ovvero, siamo visitati da troppa gente e quindi, anziché premiarci con altra pubblicità, ci sbattono fuori dal programma senza darci il dovuto…).
Negli USA c’è già stata una condanna anni fa, ma qui in Italia tutto tace (l’antitrust è un anno che ha aperto un’istruttoria, ma niente si muove). La decisione unilaterale (in questo caso si tratta di mero sostentamento per far fronte alle spese di gestione del sito, ergo roba poco nobile) potrebbe però essere applicata anche su Google+. E dunque, nonostante il gradimento per questo nuovo strumento sia alto, non mi faccio prendere dalla foga della nuova moda… usarlo sì, ma senza dimenticarsi che, appunto, è sempre meglio appartenere a varie “cerchie sociali” per mantenere sempre più alto il nostro grado di libertà.
In ogni caso, questo è il mio account Google+
sono stata invitata ma…è uguale, sia nella grafica che nel modo d’interagire, a facebook. tanto vale rimanere qui.
magari zuckeRberg…
che forse sarà la nuova piattaforma per la rivoluzione visto che facebook censura
voglio testarlo anche io… qualcuno che mi inviti?
penso che purtroppo Diaspora, l’unica vera alternativa “pulita”, resterà schiacciata tra i due colossi…
sarà come convincere la gente ad usare linux al posto di windows :)
fb dovrebbe smetterla creare nuove opzioni che penalizzano. era meglio il primo fb!
forse l’unico vantaggio è che si accede con l’account gmail
non lo so se avrò tempo e voglia di occuparmi di un altro social network, già faccio fatica così, figuriamoci con due piattaforme parallele…mah
Se volete essere invitati, scrivete una mail a qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it, oggetto “Invito Google+”, vi invitiamo noi dello Staff! EB.IT STAFF
Sul nome del fondatore di FB, abbiamo corretto la svista poco dopo averlo pubblicato, solo che avevate già cominciato a commentare e non volevamo “censurarvi” per un errore grammaticale nostro. EB.IT STAFF
Infatti ho cancellato il puntiglioso commento ;)
No problem. Fate bene a segnalarci questi piccoli errori, prima che gli articoli si diffondano! :) EB.IT STAFF
mi pare strano che un social arrivato ora possa far tremare facebook. però la potenza di propaganda di google è indiscutibile..
La mail non esiste!!! Può essere?
non riesco a trovarvi
Meglio dire che sarà come convincere la gente ad usare Linux che l’Apple da fighetta snob. Di Google non mi piace nulla, tantomeno Gmail, uno strumento arcaico e limitatissimo per la gestione delle mail. Se FB censura penso che Google sarà peggio visto i precedenti
grandiii vi mando subito l emailll
L’email non esiste!!!
non accett ail copia incolla dovete riscrivere l email sulla barra di indirizzo della vostra casella email
mi dice che qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it non esiste
xche avete fatto copia e incolla..dovete scriverlo voi da capo l indirizzo..anche a me dava qserrore…l ho scritta io e mi ha inviat l e mail..invitatetmi:)
@silvio….non conta quant poco cè il nuovo social network..intato gia essendo google è molto avvantaggiato..sicuramente è conosciuto , la gente ha gia la mail, il profilo gmail sul blog, e poi face è troppo censurato e sta dando problemi..ricorda che prima myspaceera il centro dle mondo e fb non lo cagava nessuno..in pochi mesi….myspaceè praticamente morto
ci sono ancora dei bug o delle cose da migliorare ma la prima impressione che ho avuto èmolto buona
Abbiamo bisogno di essere MENO connessi, non ancora di più.