httpv://www.youtube.com/watch?v=0Tjm4pG__0o
Berlusconi si sfoga al telefono. Vuole abbandonare il ” paese di merda ” in cui governa da diciassette anni.
E’ stanco e preoccupato. Molti personaggi pericolosi lo ricattano: arrivisti, arriviste e malavitosi.
La sua priorità è abbandonare un’ Italia che gli ha perdonato scandali sessuali, attacchi ingiusti alla giustizia e alla Costituzionale, volgarità e disinteresse e deturpazione di una patria che era molto stimata all’ Estero.
Non lo farà. Non rinuncerà alla carica di Primo Ministro. Senza immunità, senza politica, potrebbe organizzare feste e raccontare barzellette sconce esclusivamente in una prigione.
In Italia vince facilmente. I suoi avversari sono deboli, incompetenti ed insicuri.
Lo aiutano quando è in un momento difficile, si nascondono quando è nel momento del trionfo.
Tanta merda è stata spalata in Italia e il dato non lo si può censurare. La colpa è di una classe politica modesta, incapace di seguire l’ esempio dei grandi uomini : Pertini, Berlinguer, De Gasperi, Matteotti, Falcone, Borsellino e un centinaio tra uomini della scorta, magistrati e cronisti uccisi dal malaffare dilagante al quale si erano opposti.
Brecht scriveva: “Maledetto è il paese che ha bisogno di eroi “.
Agli eroi il Belpaese può anche rinunciare, ma ai grandi uomini che lottano e si sacrificano per qualcosa di meglio no. Che siano imprenditori che rinunciano a pagare il pizzo, operai che costruiscono case, magistrati e giudici coraggiosi che cercano di provare chi è buono e chi non lo è, giornalisti indipendenti che raccontano le nefandezze del mondo a rischio della propria vita, politici onesti che aiutino il popolo a migliorare una condizione sociale, giovani che scendono in piazza per difendere il diritto allo studio, alla cultura e al lavoro, rinunciare a loro non si può.