Avevo 9 anni l’11 settembre 2001, e dividevo ancora il mondo in buoni e cattivi. Ecco perchè non capii le parole preoccupate che pronunciò mio padre il giorno dopo gli attentati: “Ho paura della reazione che potrà avere l’America”. “Ma gli americani sono i buoni”- pensavo io- “la tv ha detto che gli arabi sono i cattivi!”
Poi ci fu l’invasione dell’Afghanistan, poi quella dell’Iraq, poi venne eletto Barack Obama, poi venne ucciso Osama Bin Laden.
Quel maledetto giorno di settembre resta però il trauma collettivo dell’Occidente, il ritorno alla Storia.
Ma se fosse stato tutto un inganno? Se quel giorno la manipolazione mediatica globale avesse toccato il suo punto più alto? Sono anni che circolano in rete le teorie del complotto, qui non si possono analizzare i dati scientifici ma vi invito a visionare qualche video su youtube, per farvi una vostra idea.
E’ però un dato di fatto che i Bush avessero rapporti commerciali con i Bin Laden, è un dato di fatto che la famiglia di Osama, residente negli Stati Uniti, venne scortata fuori dal paese dopo gli attentati, è appurato che Colin Powell non raccontò che bugie sulle armi di distruzione di massa, come è certo che le aziende petrolifere e di armamenti beneficiarono della guerra globale al terrore. Non tutti sanno che ai tempi della presidenza Kennedy la Cia propose a JFK di organizzare un finto attentato per poi addossare la colpa su Fidel Castro. Non se ne fece poi nulla e anzi il Presidente licenziò l’ideatore del progetto: è così improbabile che qualche alto vertice militare abbia proposto di fare lo stesso a George Bush?