12/12/1969

Sono passati 42 anni. E se la verità storica è acclarata, quella giudiziaria ancora non c’è. O meglio, la verità della giustizia italiana è che non c’è nessun autore, nessun colpevole: a Piazza Fontana la bomba non l’ha messa nessuno. Eppure quella bomba esplose alle 16.37 del 12 dicembre del 1969 all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura, facendo  17 morti e 88 feriti. Per quei 17 morti la giustizia non è mai arrivata.

Per la prima volta nella storia del Comune di Milano, si terrà oggi pomeriggio un consiglio comunale straordinario sul tema, di due ore. Poi le celebrazioni ufficiali con la presenza del Sindaco e infine un corteo che da Piazza della Scala arriverà in Piazza Fontana.

Da più parti si continua a chiedere la revoca del segreto di Stato sulla vicenda. Da anni si chiede la revoca del segreto di Stato. Lo Stato, però, non ci pensa nemmeno. E perché dovrebbe farlo, visto che la strategia della tensione in Italia fu avviata proprio dal tanto lodato negli ultimi giorni, tanto da volerlo rifondare, partito cattolico? Quella Democrazia Cristiana che ha in Kossiga l’emblema dei vizi e dei malanni dell’Italia di ieri e di oggi? (a proposito, stasera a Milano la presentazione del libro di Dalla Chiesa sul personaggio).

C’è chi oggi crede che la bomba a Piazza Fontana la misero Valpreda e Pinelli. E che quest’ultimo si sia buttato giù da solo dalla finestra del Commissariato di Polizia. Noi sappiamo che così non è. La bomba a Piazza Fontana ce la misero i fascisti. Che per natura si sono sempre messi al servizio del più potente. Altro che virtus romana e altre balle: vigliacchi senza spina dorsale.

Pier Paolo Pasolini auspicava il 14 novembre 1974 che: “se il potere americano lo consentirà – magari decidendo “diplomaticamente” di concedere a un’altra democrazia ciò che la democrazia americana si è concessa a proposito di Nixon – questi nomi prima o poi saranno detti. Ma a dirli saranno uomini che hanno condiviso con essi il potere: come minori responsabili contro maggiori responsabili (e non è detto, come nel caso americano, che siano migliori). Questo sarebbe in definitiva il vero Colpo di Stato.

Allora erano solo 5, oggi sono 42. Quanti altri anni dovremo aspettare per avere quello che la democrazia americana si è concessa a proposito di Nixon?

17 commenti su “12/12/1969”

  1. La violenza si è manifestata con una bomba la cui esplosione ancora oggi continua attraverso i soprusiche il sistema ci fa ingoiare.Ora c’è da pagare il debito pubblico, o meglio il debito iniziato dal grande statista Craxi e portato al suo massimo da tutti i governi che si sono susseguiti. Violenza vuole che chi deve pagare sono solo quelli che hanno sempre pagato. Questa è equità

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