Avevo pubblicato il 12 luglio 2011 in forma di nota su facebook questo estratto dal discorso di fine anno di Sandro Pertini del 1979. Vedete, per opportunismo politico o semplicemente indecenza culturale, si è andata diffondendo, di pari passo con la crescita esponenziale di questa community, un rinnovato interesse per il pensiero di Sandro Pertini e di Enrico Berlinguer, che noi da anni diffondiamo, nella speranza che prima o poi qualcosa possa passare.
Gente che fino all’altro ieri ci accusava di passatismo, nostalgismo e vari -ismi in senza dispregiativo. Fioriscono ogni giorno libri e raccolte sui due, che fra poco non basterà un’intera sezione nelle librerie. Perlopiù sono istant book, copia-incolla qua e là per la rete, senza alcun lavoro editoriale serio alle spalle. Insomma, mera cassa, come abbiamo spiegato qui, motivando la chiusura “al pubblico” dell’archivio su Berlinguer.
Di una cosa potete stare certi: non abbiamo interessi politici, economici o doppi fini. Il bello delle persone libere è questo. Continueremo a pubblicare, anche a costo di sembrar noiosi, le frasi, i pensieri, le idee dei grandi uomini da cui dobbiamo prendere esempio noi giovani. Perché se non seguiamo noi il loro esempio, non c’è più speranza per nessuno.
Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale, amici che mi ascoltate, stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi. Ma dobbiamo difenderla anche dalla Corruzione.
La corruzione è nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza alcuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti. E l’esempio, soprattutto, deve darlo la classe dirigente e in primo luogo, naturalmente, chi vi parla in questo momento.