Il Trota si è dimesso. Lo dicevo già ieri: è opportuno farsi dare lezioni di stile dal Trota? No. Anche perché Renzo Bossi non è indagato, per ora, eppure prende baracca e burattini e rinuncia a 12mila euro al mese, benché sia stato votato da 12.893 cittadini lombardi.
Dunque, come già ho sottolineato su facebook, si dimettano tutti gli altri consiglieri/assessori, che indagati invece lo sono. A partire, of course, da Filippo Penati, di cui vedo ne chiede anche, giustamente, le immediate dimissioni Stefano Boeri.
Come promemoria, oltre a Penati, che deve rispondere di corruzione, risultano indagati:
- Daniele Belotti, assessore al Territorio, della Lega. Deve rispondere di concorso in associazione a delinquere nell’inchiesta sugli ultrà dell’Atalanta;
- Davide Boni, presidennte del consiglio regionale, della Lega. E’ indagato per corruzione nell’inchiesta sulle tangenti da un milione di euro a Cassano d’Adda;
- Angelo Giammario, consigliere pdl. E’ accusato di corruzione e finanziamento illecito dei partiti: avrebbe intascato una mazzetta da 10 mila euro;
- Romano La Russa, assessore alla Sicurezza, del Pdl. E’ coinvolto nell’inchiesta Aler: secondo i pm un imprenditore gli avrebbe versato 10mila euro;
- Nicole Minetti, consigliere pdl. Eletta nel listino di Formigoni, è imputata nel Rubygate per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile;
- Franco Nicoli Cristiani, componente dell’ufficio di presidenza del consiglio, del Pdl. Arrestato (e scarcerato) per concorso in corruzione. E’ l’unico ad aver lasciato tutti gli incarichi;
- Massimo Ponzoni, ufficio di presidenza del consoglio, del Pdl. Detenuto in carcere per bancarotta, corruzione, peculato: dimesso dall’ufficio di presidenza, è consigliere;
- Gianluca Rinaldin, consigliere pdl. E’ indagato per truffa aggravata e falso in atto pubblico per i lavori del lido di Menaggio a Como;
- Monica Rizzi, assessore allo Sport, della Lega. E’ indagata per trattamento illecito di dati protetti per i falsi dossier a favore di Renzo Bossi.
Non penso di aver dimenticato nessuno, in Regione Lombardia. Nel caso l’avessi fatto e stai leggendo, sappi che ti devi dimettere anche tu. Ma non solo tu e i tuoi colleghi in Lombardia. Dappertutto c’è gente che deve schiodare dalla sedia perché sta dando un’immagine indecente delle istituzioni. Come direbbe Berlinguer, “Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e di svilupparsi; rischia di soffocare in una palude“.
E dunque, Rutelli, Lusi, Tedesco, Cosentino, Lombardo, Errani, giusto per citarne alcuni. Ma in realtà i rappresentanti indagati/condannati nel nostro Parlamento sono quasi 90. Qui c’è un database aggiornato curato da Repubblica, con anche la funzione di ricerca, per chi si volesse divertire.