Per la serie, a volte ritornano, l’ex-vicesegretario del Partito Socialista Italiano, co-responsabile assieme a Bettino Craxi della sua estinzione, non ha dubbi:
Senza paragoni, il governo che ha fatto di più, è il Governo Andreotti – Martelli, sia in termini legislativi che di sfida globale alla mafia. Successivamente c’è stata una stagione importante, quella di Maroni, che ha adottato dei provvedimenti importanti per la confisca dei beni mafiosi.
Fa nulla che Giulio Andreotti risulti prescritto per concorso esterno in associazione mafiosa; che sapesse di cosa avessero in mente i Corleonesi per Piersanti Mattarella; che il suo fedelissimo in Sicilia, Salvo Lima, fu ammazzato perché non aveva rispettato i patti precedentemente presi con Cosa Nostra (l’annullamento in Cassazione del maxi-processo).
Fa niente che per arrivare alla super-procura antimafia dovettero ammazzare Giovanni Falcone. Per Martelli, resuscitato dai soliti programmi radiofonici, il suo Governo è quello che ha fatto di più. Sì, ha ragione, ma per la mafia, non contro.
Dimentica poi di dire che proprio per il maxi-processo il PSI prese i voti di Cosa Nostra, che volle dare un segnale alla Democrazia Cristiana in Sicilia. E soprattutto, ha poco da parlare visto che ha una condanna in Cassazione per corruzione. Senza contare che anche lui respinse oltre 5mila 41 bis da Ministro della Giustizia.
Questa è l’Italia. A volte ritornano. Siamo noi che non dobbiamo permettergli di farlo.