“Noi siamo come Hollande”, ripetono all’unisono leader e dirigenti ex-diessini di casa PD. La domanda quindi è d’obbligo: anche il PD ora sarà per l’abolizione della Tratta ad Alta Velocità (TAV) Torino-Lione?
Perché la notizia desaparecida nei giornali italiani è che la Francia di Hollande, causa crisi economica e finanziamenti nulli, cancellerà ben 10 progetti TAV, tra cui quello Torino-Lione. Scrive Le Figaro che ha dato la notizia:
Nella hit-parade delle linee ad alta velocità minacciate dai tagli della crisi, ci sono, tra l’altro, la Nizza-Marsiglia e la Torino-Lione. In particolare, aggiunge il quotidiano, quest’ultima sarebbe «squalificata per il suo costo (12 miliardi di euro)». Ma anche dal calo registrato nel «trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent’anni fa, non gioca a favore di quel progetto».
Insomma, Hollande un pericoloso anarco-insurrezionalista No-Tav? Molto probabilmente persona di buon senso che non ha voglia di far mangiare a spese del Paese il solito network di interessi criminali composto da politici corrotti, imprenditori collusi e criminali mafiosi.
A fine anno avremo la lista completa degli interventi. Una cosa è certa: la Torino-Lione, dopo 20 anni di inutile progettazione, probabilmente rimarrà solo sulla carta. Con buona pace del PD che espelle i suoi militanti contrari al più colossale spreco di soldi degli ultimi 10 anni.
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