Ebbene si, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una carognata travestita da favore, uno zuccherino con dentro veleno, una polpetta farcita di chiodi.
Silvio Berlusconi ha atteso di sapere chi fosse il candidato premier del centrosinistra: nel caso fosse stato Renzi avrebbe glissato a favore di Angelino “senza-un-minimo-di-orgoglio” Alfano. Non avrebbe retto il confronto con un giovane, elettoralmente sarebbe stata una catastrofe. Invece con Bersani candidato premier tutto si allinea, si apre uno spiraglio e ancora una volta potrà trarre ventaggio dalla situazione in pieno stile opportunistico/spergiuro come siamo stati abituati a vedere sempre più negli ultimi anni.
“Mi candido per salvare il Pdl e perchè l’Italia è sull’orlo del baratro”. Il suo partito lo ha affossato lui con le famose “cene galanti” e l’Italia è sull’orlo del baratro perchè, invece delle riforme, dalla sua bocca abbiamo solo sentito parlare di “magistratura comunista, intercettazioni, legittimo impedimento”. In verità tutto ciò era utile a dribblare la legge. L’Italia non esistava, esistevano solo gli interessi del sig. Silvio Berlusconi e i suoi interessi erano gli interessi del Paese nella sua perversa visione delle Istituzioni.
Togliendo la fiducia al gorverno sarà impossibile una nuova legge elettorale: la situazione migliore che poteva capitargli. Così potrà riempire le sue liste di peones e ballerine, pregiudicati e gente ricattabile, affamati di soldi pronti a vendere la propria madre nel nome dell’ideale berlusconiano.
Quasi sicuramente perderà le elezioni, ma chi vincerà probabilmente avrà una maggioranza fragile, specie al senato. Rivedremo i vecchi giochetti come la compravendida di parlamentari. Qualcuno che non ha mai lavorato in vita sua e con il mutuo da pagare lo si trova sempre (vedi il dis-onorevole Razzi)
Inoltre con le elezioni a febbraio e con la campagna elettorale imminente avrà la giusta scusa per non presentarsi al processo Ruby, quello in cui rischia un’altra condanna. Tra l’altro con il governo dimissionario non ci sarà la legge sull’incandidabilità dei parlamentari, altra norma temutissima vista la sua recente condanna in primo grado per frode fiscale, falso in bilancio e appropriazone indebita.
Quanti vantaggi in un colpo solo, ma dalla sua bocca sentiremo ben altro, sicuramente veleno.
la sola ipotesi che quel mascalzone torni in campo mi ha rotto talmente i c. che non ho neanche voglia di commentare