Here we go again. L’ennesima strage colpisce al cuore gli Stati Uniti. Ma questa volta lo scenario è ancora, se possibile, più agghiacciante: le vittime sono 20 bambini, tra i cinque e i dieci anni.
Un orrore che fino ad oggi ha riguardato i college americani, scenari delle innumerevoli stragi, mai una scuola elementare. Questa mattina invece è successo.
Nella scuola elementare di Sandy Hook, nella piccola cittadina di Newtown in Connecticut, si è compiuta la strage: ventisei morti, di cui 20 bambini. Il killer, un ragazzo di 24 anni, ha ucciso anche entrambi i genitori. Il padre a casa e la madre, insegnante nella scuola, all’interno dell’istituto. Il ragazzo sarebbe stato aiutato da un complice, probabilmente il fratello. Non è ancora chiaro se il giovane killer si sia infine suicidato o se sia stato ucciso dalla polizia e dalle forze speciali intervenute sul posto.
Teatro dell’ennesima strage è una tranquilla cittadina, Newtown, ad un centinaio di chilometri a nord di New York descritta dai suoi abitanti come “il posto più sicuro d’America”.
Una strage avvenuta nello stato del Connecticut, situato sulla costa nord orientale, nella regione del New England, chiamato Constitution State (Stato della Costituzione) e The land of steady habits (terra degli abitanti costanti). Stato yankee per eccellenza, i primi abitanti furono olandesi, il Connecticut è stato molto influente nello sviluppo del governo federale degli Stati Uniti d’America.
Questa ennesima strage è una delle più gravi che siano state compiute nelle scuole degli Usa.
La più nota, grazie al film “Bowling a Columbine”, vincitore dell’oscar nel 2002 al miglior documentario, del regista Michael Moore, è il massacro della Columbine High School. Il 20 aprile 1999 due studenti della Columbine High School di Denver in Colorado, Eric Harris, 18 anni, e Dylan Kleibod di 17 anni, fanno irruzione all’interno della scuola e, prima di togliersi la vita, uccidono 12 loro compagni e un insegnante. Si scopre successivamente che i due ragazzi avessero simpatie neonaziste.
La strage più grave avviene il 17 aprile del 2007 al Virginia Tech. Un killer entra nel campus universitario del grande complesso Virginia Tech e uccide 30 persone. Il killer apre il fuoco in due diverse aree: uccide prima due persone in un dormitorio, poi entra nella classi, cercando la fidanzata. In una classe mette in fila gli studenti e compie una vera e propria esecuzione. Infine si toglie la vita.
Il 30 luglio 2012 la follia omicida, sempre di un giovane ventiquattrenne, si scaglia contro un multisala del sobborgo di Aurora in Colorado. Il giovane, James Holmes, vestito da Joker fa irruzione nel multisala e uccide 14 persone.
Il Presidente Barack Obama, parlando alla nazione dopo la strage nella scuola elementare di Newtown, trattiene a stento le lacrime e ribadisce la necessità che la regolamentazione della troppo libera distribuzione delle armi diventi una priorità dell’amministrazione. Gli Stati Uniti hanno avuto troppe stragi di questo tipo negli ultimi anni ed è ora, sempre secondo le dichiarazione del Presidente Obama, di unirsi per intraprendere azioni per impedire che cose del genere si ripetano, a prescindere dalla politica.
Le dichiarazioni del Presidente Obama sono un chiaro riferimento alla necessità che la politica americana si possa staccare dalle pressioni delle lobby delle armi.
Negli Usa il possesso delle armi è diffusissimo, chiunque abbia compiuto 21 anni può acquistare un’arma da fuoco, ciò è possibile grazie ad un’interpretazione estensiva del II emendamento che garantisce il diritto di possedere armi a chiunque. Originariamente, il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, era stato formulato per le milizie cittadine che, durante gli anni delle grandi colonizzazioni europee, vedevano nelle armi da fuoco l’unico strumento che gli americani avevano per difendere territori, case e famiglie.
Un ruolo di primo piano nella diffusione delle armi negli Usa viene giocato dalle lobby delle armi che spesso finanziano le campagne politiche. La National Rifle Association, NRA, è una delle più potenti organizzazioni degli Stati Uniti. È una potente lobby che finanzia campagne politiche e si batte per la difesa del diritto costituzionale al possesso ed al porto delle armi da fuoco. Molte leggi sul controllo delle armi sono state fermate da questa lobby.
Il regista Michael Moore li definisce come “i successori del Ku Klux Klan”. Nel suo film “Bowling a Columbine”, ripercorre la vicenda del massacro della Columbine High School per poi analizzare l’uso massiccio delle armi negli Stati Uniti. Proprio secondo la tesi del regista molte leggi sul controllo delle armi vennero bloccate a causa della potente influenza della NRA sulla policy statunitense.
orribile
se gli USA pensassero più a qsto stillicidio di massacri indigeni anzichè a fare i giustizieri in giro x il mondo…lo stesso mondo starebbe meglio!
semplice: se abolisci le armi il mediobasso americano del texas o del wyoming non ti vota , col benestare della NRA e di clint Eastwood….