1. L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks
Sacks, che è professore di neurologia alla NYU School of Medicine, rispolvera e reinventa le “storie cliniche”, un genere molto in voga nel XIX secolo. Senza scadere nel pietismo ma non mancando di umanità, questo libro è prima di tutto un profondo viaggio nel cervello dell’homo sapiens, le cui anomalie possono rivelarsi, sorprendentemente, comiche e drammatiche allo stesso tempo.
2. LSD: il mio bambino difficile. Riflessioni su droghe sacre, misticismo e scienza di Albert Hofmann
Il racconto di una scoperta non del tutto casuale e dei suoi talvolta incontrollabili sviluppi: dalla possibile cura di alcuni disturbi psichiatrici alla generazione psichedelica il passo è stato fulmineo e ha dato inizio al proibizionismo totale. Se pensate che quella degli scienziati sia una kasta di vivisettori e ammazzaumani senza scrupoli e siete ideologicamente intransigenti vi avviso: questo libro è prima di tutto una dichiarazione d’amore per una passione diventata lavoro nei laboratori dell’attuale Novartis (allora Sandoz), multinazionale del farmaco di Basilea…
3. Flatlandia: racconto fantastico a più dimensioni di Edwin Abbott Abbott
Un universo a due dimensioni entra in contatto con il tridimensionale: da questo si può trarre una introduzione non banale alla geometria euclidea, una visione satirica del proprio tempo e una critica della corrente filosofica più in voga a cavallo fra il XIX e il XX secolo, il positivismo. Questo breve racconto è diventato, con qualche anno di ritardo e anche per merito della pubblicazione della teoria della relatività, un classico della filosofia e della divulgazione scientifica.
4. Il pollice del panda di Stephen Jay Gould
Prima di avventurarsi nella vasta produzione scientifica di Charles Darwin, soprattutto se non si è molto ferrati in evoluzionismo o biologia, questo è il libro giusto. Gould, docente ad Harvard di geologia e zoologia, scomparso nel 2002, affronta qui il darwinismo con la chiave giusta per avvicinare anche il lettore più digiuno di scienza, senza però perdere per strada terminologia e argomentazioni solide ed esatte.
5. Armi, acciaio e malattie. Breve storia degli ultimi tredicimila anni di Jared Diamond
Perché gli europei hanno scoperto l’America e non viceversa? E perché non l’hanno fatto i cinesi? A queste domande all’apparenza banali, Diamond, biologo e fisiologo statunitense (nonché premio Pulitzer proprio per questo saggio), dà una risposta giustamente complessa. Un libro da affrontare con un po’ più di attenzione di quella che si dedica a un romanzo, ma l’effetto finale è impagabile: la risposta che dentro di noi ci siamo dati più di qualche volta non solo è razzista, è anche e soprattutto sbagliata. Se questo vi è piaciuto vi piacerà anche il successivo: Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere.
6. I bottoni di Napoleone. Come 17 molecole hanno cambiato la storia di Penny Le Couteur e Jay Burreson
Richard Feynman nel 1959 disse che c’è un sacco di spazio giù in fondo, riferendosi alle molte possibilità della manipolazione atomica, Le Couteur e Burreson ci dicono che c’è un insospettabile universo molecolare sotto la nostra vita e la nostra storia… compresa la campagna di Russia di Napoleone Bonaparte. Si tratta di uno dei libri più noti di divulgazione scientifica, la cui peculiarità è il saper vedere e spiegare la storia dell’umanità da un punto di vista originalissimo, quello dell’infinitamente piccolo.
Perché da leggere prima di votare o di farsi votare?
Perché secondo l’ISTAT nel 2011 circa metà degli italiani dichiarava di aver letto meno di un libro in 12 mesi. Perché il numero di laureati in materie tecnico-scientifiche in Italia è sotto la media europea (Noi-Italia 2011). Perché siamo stati più volte ripresi dalla UE a causa della legge 40. Perché i ginecologi obiettori sono arrivati ad essere l’85% in Molise, Campania e Basilicata. Ci sarebbero centinaia di perché da aggiungere. Il più importante è che se vogliamo provare ad essere cittadini meno informati ma più consapevoli forse prendere in mano un libro è la strada giusta, di sicuro è quella che ancora non abbiamo provato.
Aggiungo “Destra e Sinistra” di Bobbio. Perchè le ideologie non muoiono.
Ottimi consigli, soprattutto alla luce dei dati cui si fa riferimento.
Inoltre, sarò sempre grato all’autrice per quest’altro articolo :
http://www.qualcosadisinistra.it/2012/05/28/se-marx-legge-darwin-e-nessuno-legge-marx/
Lucia ce ne sarebbero a decine da aggiungere, per il momento mi sono limitata alla divulgazione scientifica.
Francesco grazie, davvero.
LB
la biografia di beppe grillo e alcune opere di travaglio
Oggi votare è sbagliato, Berlinguer, direbbe così!!!!!!!!!!!!!
e che c’entra Travaglio con la sinistra?
Il blog di Grillo e i libri di Travaglio.
George Orwell in assoluto! 1984 – La Fattoria degli animali.
Dove Nascono le Grandi Idee di Steven Johnson (Rizzoli)
Complimenti per le scelte, laura, davvero!
Il bene comune della Terra
Vandana Shiva (Feltrinelli)
Economia all’Idrogeno di Jeremy Rifkin (Mondadori)
STELLA RIZZO – la deriva e la casta :)
La Decrescita Felice di Maurizio Pallante (Ed, Riuniti)
Un contadino nella metropoli – Prospero Gallinari
I miserabili di Victor Hugo, per prendere atto dell’epoca che stiamo vivendo.
Il Medioevo. Alle origini dell’identità europeadi Jacques Le Goff, per rendersi conto che ci siamo ripiombati lasciandoci carpire ogni diritto.
penso che leggerò il primo….
La questione morale…di berlinguer…dovrebbero farlo molti politici di oggi…
Bella scelta Barbara. I libri non sono disposti secondo una classifica e sarebbe molto difficile stilarne una, ma se riuscissi a farla il libro di Oliver Sacks starebbe certamente nelle prime posizioni.
Gianfranco Panzica mi ha letto nel pensiro…Allora aggiungo Il Gattopardo e i Malavoglia…
consigliere: Enrico Bellone >L’Origine delle teorie<
nel senso dell'evoluzione delle …cose…
Oliver Sacks I love you. Credso di aver letto quasi tutti i suoi libri, se non tutti. Da quando poi studio psicologia, per me é un must. É grazie a un suo libro che ho deciso di dedicarmi alla musicoterapia.
Interessante….
Qualcosa di Mario Capanna
Nostalgia di chi è morto Nostalgia di chi davvero faceva politica Nostalgia a pensare che oggi esistono solo stronzi!!!!Nostalgia dell’ultimo vero COMUNISTA!!!
Sono libri troppo difficili per l uomo comune.
Stefano secondo me invece sono un bel punto di partenza se si ha un po’ di curiosità riguardo alcuni temi e nessuna preparazione specifica.