di Pierpaolo Farina
Pur di non eleggere Stefano Rodotà per chissà quale ricatto interno al PD, molto probabilmente, franchi tiratori permettendo, ci beccheremo altri sette anni di Giorgio Napolitano. Nel 1985 negarono la rielezione a Pertini e puntarono su Cossiga perché il presidente più amato dagli Italiani di tutti i tempi aveva 89 anni. Ora rieleggono Napolitano che di anni ne ha 87.
57mila cittadini in due giorni hanno firmato per Rodotà? Loro se ne fregano. Dopo un pessimo settennato, conclusosi ancora peggio, con la grazia al colonnello USA responsabile del rapimento di Abu Omar, ora ci toccheranno altri sette anni di firme a leggi impresentabili, poi bocciate dalla Corte Costituzionale, moniti contro le toghe e pro-Berlusconi. Senza contare il governo di largo inciucio PD-PDL sulla base di quello che hanno fatto i saggi, che tanto saggi poi non si sono rivelati.
Per carità, fermate questo scempio. Sarebbe un precedente costituzionale gravissimo. Se i costituenti avevano previsto l’alternanza e mai nella storia della Repubblica c’è stata una rielezione, un motivo ci sarà stato, o no? Oppure i grandi democratici si sono dimenticati i fondamentali?