La propaganda razzista sul web

Non ho intenzione di linkarlo per evitargli visite gratuite (quindi se proprio siete curiosi cercatelo su Google), ma da poco è stato aperto un sito che raccoglie meticolosamente tutti i crimini commessi in Italia dagli immigrati.

Una specie di ibrido fra stormfront e la pagina facebook di Povia.

Probabilmente non è nemmeno tacciabile direttamente di razzismo, anche se il corredare l’80% delle news con la foto del ministro Kyenge può far pensare ad un appoggio non proprio indiretto alla teoria per cui gli immigrati sono tutti (indistintamente) colpevoli dei crimini di altri immigrati e in particolare lo è Cécile Kyenge, non tanto in quanto ministro dell’integrazione (altrimenti perché non condannare anche il suo predecessore Riccardi?), quanto piuttosto per essere nera.

Mi piacerebbe che questo sito fosse uno scherzo, ma vedo che a oggi ha quasi 9000 “likes” su facebook e 580 “followers” su twitter, il che mi inquieta parecchio.

Come strumento propagandistico un sito del genere a Goebbles farebbe un baffo. E a proposito dell’arcinoto ministro della propaganda del Reich ecco un piccolo contributo video di cui vi riporto di seguito la trascrizione:

Gli ebrei devono stare attenti, prima o poi la nostra pazienza finirà e allora chiuderemo la bocca a questi bugiardi impenitenti!

Sull’edizione locale di Roma de La Repubblica sono state riportate le parole di tale Antonello di Tor Bella Monaca sugli immigrati e i rom in particolare:

Devono solo provare a darmi fastidio. Non si devono permettere. Se toccano la “robba” mia, se toccano mia madre, mia sorella o la mia ragazza, mi faccio giustizia da solo. Tanto la polizia che viene a fare. Oggi li mettono in galera, domani stanno fuori. Io sono buono e caro, ma potrei pure diventare matto

E ancora su un volantino comparso nel quartiere Arcella a Padova:

Rumeni, tornate a casa. Tornate dalle vostre famiglie. In Italia non c’è lavoro. L’Unione Europea ha finanziato un progetto che si chiama “Dezvoltarea zonei rurali in Romania” dove è garantito uno stipendio mensile, che va da 700 a 1.300 euro.

Povero Gramsci…

L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva; la storia insegna, ma non ha scolari.