La Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti di Marcello Dell’Utri. La Corte ha così accettato la richiesta della Procura della Cassazione rappresentata da Aurelio Galasso davanti alla Prima sezione penale della Corte. La condanna di Dell’Utri dunque, emessa in secondo grado il 25 marzo 2013 dalla Corte d’Appello di Palermo, diventa quindi definitiva.
Per diciotto anni, dal 1974 al 1992, Marcello Dell’Utri è stato garante dell’accordo tra Berlusconi e Cosa nostra“, aveva sostenuto il pg Galasso davanti alla Corte. “In quel lasso di tempo”, aveva osservato il pg, “siamo in presenza di un reato permanente”. “Infatti, la Cassazione, con la sentenza del 2012 con cui aveva disposto un processo d’appello-bis per Dell’Utri, aveva precisato che l’accordo tra Berlusconi e Cosa nostra, con la mediazione di Dell’Utri”, ha aggiunto Galasso, “c’è stato, si è formato nel 1974 ed è stato attuato volontariamente e consapevolmente“.
Fine dei giochi. Ora, estradizione permettendo, Dell’Utri dovrà finire in galera.