L’alluvione che ha colpito il promontorio del Gargano è la più violenta degli ultimi 50 anni. A farne le spese è soprattutto la fragile economia che si regge sul turismo regionale. Molti camping sono stati evacuati e i danni alle strutture sono ingenti, oltre a morti e dispersi.
Questo è l’ennesimo colpo ad un territorio da sempre dimenticato dalle Amministrazioni regionali, le passate come la presente. I politici regionali, da sempre concentrati sul barese e sulla Murgia, si ricordano del Gargano solo in periodo di elezioni, quando servono voti. Vogliamo ricordare al Governatore Vendola che nel Gargano l’abusivismo edilizio regna incontrastato. Lo scempio del territorio, che in buona parte è Parco Nazionale, è tra le cause di quello che è successo nelle ultime ore.
Caro Governatore, visto che lei si fregia di ecologia oltre che di libertà, si ricordi che non solo Bari fa parte della Puglia, ma anche il Gargano.
O almeno non se lo ricordi solo in campagna elettorale e quando ci sono i riflettori delle telecamere.
A due giorni dal disastro nessuna parola da parte del Ministro dell’Interno Alfano, nonostante sia stato sollecitato a riferire alle Camere sulla situazione. Solo domani si recherà sul luogo il ministro dell’ambiente Galletti, mentre il premier Renzi oggi è troppo occupato sulla passerella della Festa dell’Unità di Bologna.