Secondo la Croce Rossa Francese, il 75% delle persone che chiedono un pasto nelle mense per i poveri dichiarano di farlo perché altrimenti non riuscirebbero a pagare l’affitto. Numeri, come tanti altri, che le associazioni umanitarie e la stessa Commissione Europea raccolgono per raccontare un continente che a differenza degli altri non riduce la povertà, ma la aumenta.
Carmen, 85 anni, viene sfrattata dalla sua casa nel quartiere di Vallecas, Madrid, a causa del debito contratto dal figlio. Una storia abbastanza comune: lui lavora e chiede un mutuo, la madre fa da garante e ipoteca la casa, lui perde il lavoro e la banca si prende la casa. La disperazione di Carmen fa il giro del mondo e la squadra di calcio locale (il Rayo Vallecano FC) raccoglie intorno a 21 mila euro che la signora userà per pagare l’affitto finché non si troverà una soluzione migliore. Ma nel suo girare per il mondo grazie al web, la notizia diventa anche lo specchio di una percezione distorta che molti hanno del sistema economico attuale. “Con tutto il rispetto e la simpatia ma…” così iniziano commenti, tweet e chiacchiere informali nella pausa caffè e finiscono col dire che però la casa non la doveva ipotecare, che però il figlio è un cretino, che poi per forza la banca rivuole i soldi, mica siamo qui a fare beneficenza. E viene subito in mente la Grecia dove ai quasi 700 mila minori a rischio povertà si risponde che però il governo è indebitato e corrotto e perciò devono pagare. Tanto peggio per loro.
Da quando la casa, il riscaldamento e una dieta bilanciata sono precluse a chi manca di malizia finanziaria e di un governo in linea con le agenzie di rating? Da molto tempo se si guarda al sud del mondo. Ma se per i cosiddetti Paesi in via di sviluppo il fattore distanza forniva un (fragile) alibi di coscienza, nel caso del disastro europeo emerge sempre più prepotentemente la figura dell’utile idiota.
Quand’ero più giovane mia madre mi raccomandava sempre di non comprare niente a rate senza avere da parte i soldi per coprire il prezzo pieno. Ma se questo era possibile fino agli anni ’80-’90, oggi nessuno, dalla classe media in giù, possiede quanto il mercato immobiliare chiede per un appartamento. L’inesorabile processo di gentrificazione delle città europee, accelerato dalla crisi economica, ha reso l’abitazione e le relative utenze dei beni di lusso. Nessun programma di nessun governo mostra una qualche traccia di preoccupazione per gli andamenti dei mercati. Sono infatti molto più preoccupati di quello che i mercati pensano di loro. Gli utili idioti, nel frattempo, puntano il dito contro coloro che si indebitano per un appartamento e non sono minimamente sfiorati dall’assurdo ammontare di quel debito, che non rispecchia più il valore reale del bene né è proporzionato al potere di acquisto di una popolazione sempre più povera e precaria.
Questa è l’Europa del futuro, il luogo in cui la sopravvivenza è un bene da ipotecare e gli utili idioti applaudono, guardando le macerie.