Benjamin Netanyahu ha vinto le elezioni israeliane per la quarta volta. E, certamente, fa quantomeno pensare che Bibi Neatanyahu è stato colui che ha ordinato l’inizio dell’operazione ‘Margine di Protezione’ nell’estate del 2014. Fa pensare che è stato colui che, in campagna elettorale, ha lanciato l’allarme contro gli arabi israeliani che andavano a votare in massa. Già, perché Israele è una democrazia. Ma si lancia l’allarme se a votare non vanno le persone giuste.
E non si è limitato solo a lanciarlo. Ha detto che era una situazione da ‘ordine 8’. Che nel linguaggio militare significa una situazione di emergenza massima, tale da chiamare i militari riservisti. Certo, non li ha chiamati davvero. Ma le parole sono importanti. Si chiama ‘educazione alla minorità’. Ed è una educazione che i Palestinesi ricevono ogni giorno.
Ogni giorno. Quando per andare a lavoro bisogna passare attraverso diversi checkpoint della polizia o dell’esercito israeliano. Quando per entrare in Israele è necessario avere un permesso speciale. Anche se devi andare in ospedale per una visita d’urgenza.
Ogni minuto. Quando ogni minuto è vita, senza acqua corrente. Quando l’acqua non arriva perché l’esercito israeliano ha distrutto le condutture.
Ogni secondo. Perché, come ha detto un ragazzo palestinese, ‘essere palestinese non è semplice’.
Quando senti il primo ministro israeliano dire che con lui non ci saranno mai due Stati. Salvo poi ritrattare, per non infastidire troppo gli Stati Uniti, con cui i rapporti non sono più quelli di una volta. Quando non sai dov’è casa tua. Quando la piazzetta dove da piccolo andavi a giocare con i tuoi amici, ora è occupata da insediamenti israeliani.
Tutto questo significa ‘educazione alla minorità’. Tutto questo significa non avere uno Stato. Ogni giorno. Ogni minuto. Ogni secondo.
Mi viene in mente Naji al-Ali, disegnatore palestinese, creatore di Handala. Handala è un bambino palestinese, simbolo della resistenza di un popolo. Naji al-Ali ha sempre disegnato Handala di spalle. Handala si sarebbe girato solo una volta tornato in Palestina. Nello Stato di Palestina. Naji al-Ali è stato assassinato a Londra nel 1987. Non ha più potuto disegnare il suo bambino. Nell’ultimo disegno è ancora girato di spalle. Facciamo in modo che quando si giri, trovi la sua casa. Nello Stato libero di Palestina.