Christopher Lee si è spento domenica scorsa, 7 giugno, all’età di 93 anni, ma la notizia è stata data solo oggi. Per vedere tutta la sua filmografia occorrerebbero giorni e giorni passati ininterrottamente davanti allo schermo.
Lee, di padre britannico e di madre italiana, apparteneva a quella categoria di attori che hanno vissuto sulla loro pelle il dramma della seconda guerra mondiale (faceva parte infatti della RAF prima e dell’Intelligence poi). Finita la guerra Lee è entrato nel mondo della recitazione, la sua vera grande passione. Una passione che lo ha portato a essere una leggenda vivente del cinema internazionale, senza mai perdere l’umiltà e il garbo che lo contraddistinguevano in ogni evento a cui partecipava.
La sua produzione è stata da guinness – si contano più di 280 film in cui Lee è stato attore – ed è sempre andato vicinissimo all’Oscar, pur senza mai raggiungerlo. Amatissimo dalla critica e dal pubblico, ironico, disponibile, è stato artista poliedrico: viene ricordato da giovani e meno giovani per la sua magistrale interpretazione di Dracula, per essere stato Saruman nei riadattamenti cinematografici delle opere di Tolkien, di cui è stato amico, per essere stato Dooku in Star Wars e per centinaia di altri ruoli. Mancherà al mondo del cinema e a tutti noi fan una figura che ha saputo unire per settant’anni aspetti di una cultura cinematografica che, con il garbo del bianco e nero e la grinta dei colori, oggi purtroppo per noi non c’è più.