Cittadini di Atene! Popolo greco!
Oggi non manifestiamo, oggi festeggiamo: oggi è la democrazia che festeggia, la democrazia è una festa, la democrazia è gioia, la democrazia è riscatto, la democrazia è la via d’uscita, e oggi festeggiamo la vittoria della democrazia. Qualunque risultato esca dalle urne lunedì, saremo comunque vincitori. La Grecia ha inviato un messaggio di dignità, ha inviato un messaggio di chiarezza.
Nessuno può ignorare questa passione. Nessuno può ignorare questa lotta per la vita: una lotta per la speranza, una lotta per l’ottimismo. Questa sera festeggiamo la nostra audacia e la nostra risolutezza che ci hanno portato a prendere le nostre sorti in mano, a dare la parola al popolo greco.
Oggi festeggiamo e cantiamo, festeggiamo e cantiamo per vincere la paura, per vincere le minacce e i ricatti. L’Europa che abbiamo conosciuto, l’Europa dei valori fondatori non ha niente a che vedere con i ricatti degli ultimatum. E oggi in questo momento tutta l’Europa ha gli occhi rivolti verso di voi, verso il popolo greco, verso i tre milioni di poveri, verso il milione e mezzo di disoccupati. Oggi il pianeta intero volge gli occhi verso piazza Syntagma, verso le piazze grandi e piccole del nostro Paese.
Nel luogo che ha dato i natali alla democrazia, diamo alla democrazia la possibilità di farvi ritorno. Di fare ritorno in Europa, perché tutto il continente ritorni ai suoi valori fondanti. A quei valori che per troppi anni sono stati messi da parte per applicare programmi di austerità senza vie d’uscita, costringendo i popoli a scelte contrarie alla loro volontà.
Cittadini di Atene! Popolo greco!
Domenica prossima diamo, tutti insieme, un segnale di democrazia e di dignità all’Europa e al mondo. Mandiamo un nuovo messaggio di speranza ai popoli. Perché domenica non sceglieremo soltanto di restare in Europa ma scegliamo di vivere degnamente in Europa, di lavorare e progredire in Europa, di essere uguali fra uguali in Europa.
Credetemi: nessuno ha il diritto di minacciare la separazione della Grecia dal suo luogo di appartenenza geografica e culturale, nessuno ha il diritto di minacciare di dividere l’Europa. La Grecia, il nostro Paese, è stata, è e rimarrà la culla della cultura europea. È proprio in questo luogo, racconta il mito, che Zeus rapì Europa. Ed è proprio in questo stesso luogo che i tecnocrati dell’austerità vogliono rapire di nuovo l’Europa e dunque “NO”, “No” diremo loro domenica prossima! Non lasceremo l’Europa nelle mani di coloro che vogliono smembrare la sua tradizione democratica, le sue conquiste democratiche, i suoi valori fondamentali di democrazia, di solidarietà, di mutuo rispetto.
Cittadini di Atene! Uomini e donne di ogni età che vi siete oggi qui riuniti riempiendo Piazza Syntagma, le vie di Atene e di tante altre grandi città sfidando il crescendo compiaciuto di terrorismo politico e mediatico di questi ultimi giorni.
Cittadini di Atene! Il popolo greco ha già, molte altre volte nella sua storia, dimostrato di saper respingere gli ultimatum. Ebbene, gli ultimatum talvolta tornano al mittente! Le pagine più luminose della storia di questo posto, di questo popolo, sono state pagine di “virtù e audacia”[1]. Vi chiamo dunque a riscrivere oggi una storica parola di riscatto e di libertà. Vi chiamo, domenica prossima, a dire di nuovo un grande e chiaro “NO” agli ultimatum.
Voltate le spalle a chi vi terrorizza ogni giorno. E lunedì, quale che sia il risultato del giudizio democratico, del verdetto popolare che alcuni temono, e non vogliono si esprima, cercando di impedirlo…quale che sia il risultato, diciamo anche un fermo “NO” alla divisione del Paese. Qualsiasi cosa decideremo domenica, lunedì tra i greci non ci sarà nessuna divisione. Combatteremo insieme per ricostruire una Grecia migliore di quella che ci hanno consegnato cinque anni di disastro.
Vi chiamo, infine, a ignorare le sirene che urlano, le sirene del terrorismo psicologico.
Scegliete con la mente e con il cuore; scegliete con la calma e la determinazione.
Scegliete per una Grecia limpida, per una Europa democratica.
Per un “piccolo popolo, che lotta senza spada né pallottole”, che lotta però tenendo tra le mani un’arma più forte di tutte le armi del pianeta: la ragione. Abbiamo la ragione dalla nostra parte. E vinceremo! Nessuno può nascondere che la ragione è dalla nostra parte.
Cittadini di Atene, popolo di Grecia, “chiede virtù e audacia, la Libertà”. A noi tutti, a voi tutti, virtù e audacia non mancano. E siamo liberi, respiriamo l’aria della libertà. Qualunque cosa accada, siamo noi a vincere, saremo comunque vincitori. La Grecia ha vinto! La democrazia ha vinto! I ricatti e le minacce sono stati sconfitti.
Arrivederci, e coraggio! Con dignità, limpidamente. Il “NO” scriverà la storia. Il nostro popolo avanza sulla strada del progresso. La Grecia nell’Europa della democrazia e della solidarietà!
[1] Da un verso del poeta A. Calvos