#Puglia, quanto vale una vita umana?

Quanto vale una vita umana? Quanto valgono le speranze, i sogni, i dolori e i sacrifici di un’anima?

Non è facile, per me, parlarne. La rabbia è tanta. E non per il fatto che io sono pugliese. Di fronte a certe tragedie, quando muoiono esseri umani, che siano pugliesi, toscani, italiani, ghanesi o indiani, il dolore è difficile da trattenere e da contenere in prigioni di parole. Ancora di più quando si tratta di tragedie evitabili, e per le quali sai già che i veri colpevoli non pagheranno mai.

Come è possibile che, nel 2016, due treni possano scontrarsi? Quante volte in queste ultime ore ci siamo posti questa domanda? Nell’era della tecnologia, è possibile che esistano infrastrutture vecchie di 70 anni (e forse anche più)? Che il sistema di sicurezza si regga su una telefonata, anziché essere automatizzato come nel resto del mondo? Ma in che Paese viviamo?

La risposta la sappiamo tutti. Viviamo in un Paese spaccato in due. In un Paese in cui il 98,8% dei fondi per i trasporti va al Nord, mentre solo il restante, se arriva, è per il Sud. Viviamo in un Paese in cui spendiamo 11,8 miliardi di euro per la TAV, circa 60 milioni a km per la Milano-Torino (una cifra che sarebbe giustificata solo se transitassero 400 treni al giorno, mentre sono dieci volte meno), dove si prevedono 3,8 miliardi (ma secondo gli esperti sarebbero addirittura 5,5) per la linea ad alta velocità tra Brescia e Verona, lungo un percorso che nel 2015 ha contato poco più di 10mila passeggeri.

Quindi non venitemi a dire che i soldi non ci sono. Non provateci nemmeno. Non avrei la tranquillità necessaria per rispondere in maniera civile. Perché sono stanco, davvero stanco, di vedere ragazzi andare all’università su treni fatiscenti, ammucchiati, ammassati in vagoni senza aria condizionata. Sono stanco di vedere la mia terra dilaniata, irraggiungibile. Binari unici, sistemi di controllo obsoleti, un parco treni per tutto il Sud che è pari a quello della sola Lombardia.

Penso a Matera, Patrimonio Mondiale Unesco, Capitale Europea della Cultura per il 2019, che non è raggiunta dalla ferrovia. Penso alla Costiera Amalfitana, al Gargano, alla costa lucana, potrei stare qui ore ad elencarli tutti. Posti che puoi raggiungere solo in macchina, e solo se ti chiami Indiana Jones. In Sicilia per percorrere 150 Km, in treno, si impiegano 4 ore. Non esiste una linea che colleghi Bari e Napoli. Provate a immaginare se non esistesse il collegamento tra Torino e Milano. Cosa pensereste, eh? Sareste indignati. Sacrilegio!

Ma veniamo poi alle famose compagnie miste pubblico-private che ottengono le concessioni per il trasporto passeggeri a livello regionale e, poi, anche deroghe all’adeguamento dell’impianto come quella ottenuta da Roma in questo caso. Inizialmente qualcuno aveva subito detto: “avete visto, non siamo noi, Trenitalia non c’entra”. E invece la deroga sul sistema di controllo obsoleto proprio loro l’hanno concessa. Perché di fatto queste compagnie nascono e ottengono deroghe su tutto, anche sulla sicurezza, solamente perché vanno a colmare le lacune che lo Stato lascia. Il Sud è da sempre una terra abbandonata a se stessa. Quindi non venite a umiliarci ancora con la vostra ipocrisia del “non ci fermeremo finché non sarà chiarito cosa è accaduto”, o del “non vi lasceremo soli“. Noi, al Sud, siamo soli da sempre.

Quanto vale una vita umana? Quanto valgono le speranze, i sogni, i dolori e i sacrifici di un’anima?

Valgono i vostri sporchi interessi?  No, ma state tranquilli tutti. Le speranze, i sogni, e i dolori e i sacrifici di un’anima non sono andati in frantumi in quel terribile impatto. Sono ancora li, intatti. E viaggiano senza binari.

Ricordatevelo. Perché per quanto voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti.

4 commenti su “#Puglia, quanto vale una vita umana?”

  1. Possiamo continuare a parlare fino allo sfinimento,ma rimarranno solo belle parole ,se il popolo non si ribella a situazioni come queste, bisogna agire!!!!cambiamo mentalità ,abbiamo nelle mani il potere di disfare tutto quando andiamo a votare,anche se fosse nostro padre,ma sappiamo che è un disonesto e corrotto non VOTARE, ,!!!!!!!!!!!!!!

  2. A quanto pare le cagate non le fa solo Renzi visto che quella regione è stata governata da Vendola per due legislatura e della messa in sicurezza di quella linea se ne parla dal 2007!

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