«È innegabile che nel sistema siano nate delle eccellenze, ma queste faticano a sopravvivere all’interno del sistema, mentre le attività remunerative migrano verso il privato che si è sviluppato nel ventennio formigoniano». Si chiudeva così l’intervista al Corriere della Sera di Marco Cicardi, ordinario di medicina all’università degli Studi di Milano e dal marzo scorso Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Sacco, rilasciata lo scorso 18 agosto a commento della riforma della sanità varata in Lombardia da Roberto Maroni.
Il fulcro dell’intervista di Cicardi, annoverato tra i massimi esperti a livello internazionale di angioedema ereditario, girava attorno al giudizio sullo sviluppo del nuovo polo pediatrico dell’ospedale Buzzi, considerato non una priorità dato che la pediatria a Milano è già ben coperta da altri due ospedali (il San Paolo e il De Marchi), e ribadiva come una necessità, invece, la manutenzione dell’esistente. Parlando della situazione del Sacco, Cicardi denunciava che «i muri esterni del nostro padiglione sono scrostati e le infiltrazioni d’acqua in continuo aumento. Così come i bagni delle camere non hanno una doccia e da sempre non sono accessibili con la carrozzina. Dico lo stesso dei vetri che sono del 1930 e andrebbero sostituiti. La scorsa settimana durante i temporali uno si è frantumato a terra. Non ci sono stanziamenti per una manutenzione straordinaria in grado di rimediare al degrado, ma vengono destinati fondi per costruire nuove strutture che non si sa con quali soldi verranno attivate e mantenute».
Ebbene, questa intervista è costata il posto al Professore, che dal 1° settembre è stato rimosso dal suo incarico con un decreto del Direttore Generale Alessandro Visconti. Proprio in riferimento all’intervista viene motivato il venir meno del rapporto fiduciario e si procede quindi alla revoca dell’incarico: «visto l’articolo, a firma di Luca Rinaldi, comparso in data 18.08.2016 sul quotidiano Corriere della Sera, nel quale il prof. Marco Cicardi, dipendente dell’Università degli Studi di Milano e incaricato, in forza di apposita convenzione, delle funzioni assistenziali di direzione universitaria di struttura complessa presso l’ASST Fatebenefratelli Sacco, senza alcuna preventiva informativa e/o comunicazione alla Direzione Generale, come previsto dal Codice di Comportamento aziendale, ha rilasciato, nella sua qualità di Direttore del Dipartimento di Medicina dell’ASST, una dichiarazione/intervista esprimendo aspre critiche nei confronti dell’ASST Fatebenefratelli e Oftalmico».
In realtà le aspre critiche erano rivolte alla riforma della sanità del Presidente della Regione Roberto Maroni ed erano anche costruttive (invece di investire nel nuovo, sistemate l’esistente che cade a pezzi, visto che in vent’anni di potere formigoniano si è sempre privilegiato il privato). Al di là della persona in questione, è accettabile che nel Sistema Sanitario Lombardo un professionista, luminare di fama internazionale, che è rimasto nel pubblico a operare e a fare ricerca, venga rimosso dal suo incarico perché si è limitato a denunciare quello che è sotto gli occhi di tutti per quanto riguarda lo stato di alcuni ospedali pubblici lombardi ed è critico nei confronti di un investimento regionale?
Cosa conta di più in Lombardia, l’interesse dei pazienti, nonché cittadini elettori che pagano le tasse, oppure l’interesse politico dell’attuale maggioranza? Probabilmente Roberto Maroni non c’entra nulla con questa rimozione, ma proprio perché getta più di un sospetto di un suo ruolo nella vicenda, a nostro avviso dovrebbe chiedere chiarimenti al Direttore Generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco e si dovrebbe impegnare davanti ai cittadini milanesi e lombardi per reintegrare nel suo ruolo il Prof. Cicardi. Non è un problema di persona, è un problema di metodo: nell’epoca di Formigoni i direttori sanitari e i posti dirigenziali nella sanità lombarda venivano decisi dalla vicinanza del soggetto a Comunione e Liberazione; Roberto Maroni dichiarò che sulla sanità sarebbe cambiata la musica e ha approvato questa riforma che avrebbe dovuto “archiviare” il modello formigoniano.
Dimostri a tutti che la musica è veramente cambiata e dia spiegazioni sulla rimozione del Prof. Cicardi. Altrimenti viene il dubbio che, come scrisse una volta Enzo Biagi, “In Italia mutano i suonatori ma la musica resta sempre la stessa“.
Non si parla male del.padrone. ..
Ma avete visto quanti dirigenti si sono avvicinati alla lega pur di fare carriera?
Perche’ anche noi non possiamo rimuovere i politici quando viene meno il rapporto fiduciario???
le persone sincere non sono di moda
La cosa bizzarra o forse neppure tanto è che Maroni non ha avuto niente da dire su <> Maroni non ha neppure eliminato il 2° tiket sanitario che i lombardi devono pagare, così come promesso in campagna elettorale. Posso dire che Maroni è un cacciballe, che si tiene stretto un delinquente? Voglio vedere se licenzia me.
Risposta giù concretizzata…come direbbe qualcuno: “la seconda che hai detto”!
stiamo nel 1938, piena dittatura.
Altro che fascismo!
Caro dottore, purtroppo, viviamo in un paese dove chi cerca di venire incontro ai cittadini, non fa gli interessi della politica. Tutto qui. Auguri, sperando che qualcuno la reintegri.
Soldi ai privati e briciole al pubblico in nome della crisi? Ma se il privato ci costa più del pubblico come la mettiamo?
Se non è dittatura questa……
Insomma la Lega critica i 5 stelle per le loro espulsioni e poi loro fanno la stessa cosa. Almeno il PD a la minoranza interna, ma nessuno è espulso
Ma cicardi con la lega non c’entra proprio nulla!!
Non faccio riferimento all’appartenenza al partito, quanto al Partito Lega che “espelle” chi non sia allineato con le sue idee/politiche….
Eugenio Cazzani nel PD non ti buttano fuori, ti costringono ad andare via.
Lega e 5 stelle, paladini della democrazia.
…a breve la “tessera di povertà”… :(
Mia disturbare il manovratore di turno: chi tocca i fili muore
Oggi non c’è più la libertà di parola
Democrazia? Le teste pensanti non sono ammesse
MaronErdogan…
Non si sa più quale è la faccia e quale il culo..?
Maroni,il dittatorello
Fagli causa !
Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul fatto che viviamo in una forma “elegante” di dittatura….
Bravo Marco Cicardi la riforma Maroni è sbagliata.
La seconda.
mi indigno ma non mi meraviglio, sono anni che in Italia, aih noi, ovunque, in qualsiasi luogo, poste, ospedali, ex saub, scuole, cimiteri, appalti, concorsi, comuni, succedono queste cose e altre anche peggio, di tutti i tipi e di tutti i colori………….sarà ora di cambiare?????? tornate a votare…….
Fino a quando le nomine saranno politiche e non per merito,cosa ci si può aspettare?
Vergogna!!!
sempre più stro……. ma quanto ancora dovremo sopportarlo, ma….
DITTATURA ALLA FRUTTA!
Ha “osato” criticare Maroni…??? Che diamine…, ma come si è permesso…??? Non sa che DueMaroni è …in-criticabile…
Massima solidarietà e stima al dott. Ciardi. E Maroni si fotta……….
Ma non sono quelli liberali ?