Gli inquirenti per ora escludono l’odio razziale, pensano a una vendetta tra clan. Sia come sia, a dare il voltastomaco nella morte di Elisabeth, Francesca e Angelica Halinovic, rispettivamente 20, 8 e 4 anni, sono soprattutto i commenti sul web.
“Tre in meno”, “dovevano ucciderne di più”, “era ora”. Anziché orrore e raccapriccio, giubilo e soddisfazione. Se fossero state “sorelle italiane” anziché “sorelle rom”, come riportato nei titoli dei giornali, ce ne saremmo infischiati? No, proprio no.
Eppure Elisabeth, Francesca e Angelica erano persone, con dei sogni sicuramente diversi dai nostri, con una cultura sicuramente diversa dalla nostra, ma non meritano il giubilo e la soddisfazione di nessuno solamente perché “rom”.
Se anche il movente non è l’odio razziale, la loro morte lo ha scatenato: nessuna pietà e compassione per tre persone colpevoli di nulla, mentre i valori cristiani che taluni vogliono difendere a tutti i costi vengono spazzati via da una parola che definisce un’etnia.
Dovremmo indignarci, protestare, ma nessuno si indigna, nessuno protesta. La nostra coscienza dorme, come dormivano Elisabeth, Francesca e Angelica. Ci voltiamo dall’altra parte, pensando che non ci riguardi.
E intanto l’indifferenza arma altre mani, incendia altri camper. E la nostra umanità si spegne come quel rogo.
Erano persone ??? Non erano Rom? Chissà quanti hanno esultato!!!! Avranno detto “meno tre”. Ma in che.mondo fatto di brutta gente viviamo?
Lo hanno detto e anche di peggio
Ci accusano di essere “buonisti” e mi vanto di esserlo! Meglio buonista che razzista…..
Anch’io!
Sono stati fatti commenti televisivi da censurare,ma cosa siamo diventati
Così piccole
Non è vero ne hanno ampiamente parlato tutti i tg, e Bruno Vespa ha dedicato la serata di porta a porta per ricordare le mamme
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII…………………erano PERSONE………..TORNIAMO UMANI………….!!!!
Veramente mi vergogno di quei commenti se penso a quanto hanno sofferto.