Era il 2001 quando alla periferia di Napoli, nel quartiere Bagnoli (ex-area industriale dell’Italsider), venne inaugurata Città della Scienza. Di anni ne sono trascorsi 12 e nel frattempo per quegli edifici, che ospitavano musei e laboratori interattivi sul modello del Parc de La Villette di Parigi, sono passate 350 mila persone all’anno. Nel 2005 Città della Scienza è stata insignita del premio di miglior museo scientifico europeo, nel 2006 ha ricevuto dalla UE il premio Descartes per la comunicazione scientifica. Le fiamme di pochi giorni fa, di tutto questo enorme patrimonio culturale, hanno risparmiato poche cose, tra cui il Teatro delle Nuvole.
Ciò che è inquietante è che l’incendio sembrerebbe essere doloso. Secondo Il Mattino di Napoli la causa primaria sarebbe la messa all’asta di alcuni lotti di terreno vicino a Città della Scienza il cui prezzo, manco a dirlo, in questi giorni è crollato. Speculazione edilizia insomma, sulle macerie di una delle più belle operazioni di rinascita culturale ed economica della città di Napoli e di tutto il Paese.
Ci sono due modi per partecipare attivamente alla ricostruzione:
Uno è per le imprese, si chiama CambioMerci, è un portale in cui chi ha la professionalità e i materiali può mettersi a disposizione per ricostruire Città della Scienza.
L’altro è un crowfunding, in cui tutti noi possiamo offrire il nostro contributo economico alla fondazione IDIS.
Il sindaco di Napoli, il presidente della regione e il ministero per le infrastrutture stanno pianificando l’investimento di 20 milioni di euro per la ricostruzione. Questi soldi probabilmente verranno presi dal FAS (Fondo per le Aree Sottoutilizzate), fondo tristemente noto in Sicilia per essere stato utilizzato dall’amministrazione Lombardo per coprire buchi di bilancio e finanziare enti inutili (secondo la deposizione di Venturi), per aver contribuito con qualche decennio di ritardo alla ricostruzione del Belice e per aver portato 74 milioni di euro nelle casse della provincia autonoma di Bolzano lasciando a bocca asciutta quella di Belluno, questo grazie a un semplice incontro, nel 2011, fra l’ex ministro Raffaele Fitto e il governatore Luis Durnwader.
Contribuire dal basso a ricostruire Città della Scienza sarebbe davvero un grosso cambiamento, per noi, per la politica e contro tutte le logiche mafiose.
ma quanti decenti ci sono in giro? al foglio poi li prendono tutti anzi è uno dei criteri di selezione…
Ha ragione. E magari insegnavano anche che le razze (umane) non esistono. SOVVERSIVI!!!!
HO SEMPRE PENSATO CHE ”IL FOGLIO” E’ UN GIORNALE DA STRAPAZZO..DA OGGI,PER ME, E’ INESISTENTE!!!
Langone è autore di libri come “Guida alle messe” e “Manifesto della destra divina. Dinfendi, conserva, prega!” nonché di articoli come “la carta dei vini è mia e me la gestisco io”, “l’omosessualità è un’offesa alle donne” e “Togliete i libri alle donne: torneranno a far figli”.
LB
già ma finora vedo solo qualcosa di sinistro
Ferrara sul Foglio di CL ha detto che han fatto bene e dovevano farlo prima.