Mi scrivete in tanti, in molti, per chiedere lumi circa le sconvolgenti verità narrate in un libro, a cui non è proprio il caso di fare pubblicità ulteriore, a proposito del presunta omicidio di Enrico Berlinguer. I sostenitori di questa tesi fanno riferimento al fatto che il bicchiere d’acqua da cui beveva era di colore giallo, cosa da cui deducono vi fosse del veleno dentro.
A parte il referto medico che sostiene come Enrico Berlinguer sia morto di emorragia cerebrale a seguito di ictus, vorrei far notare a lor signori che il bicchiere era giallo per un motivo molto semplice: Berlinguer, prima di ogni comizio, necessitava di whisky allungato con acqua, altrimenti non riusciva a parlare alle folle. Si bloccava. Anziché costruire fantasiose tesi sulla sua morte (giusto per guadagnarsi le prime pagine dei giornali), lor signori avrebbero potuto fare un favore alla verità e alla storia andando a chiedere lumi a chi è stato con lui per 15 anni, tipo Alberto Menichelli.
A quanto pare non l’hanno fatto. E questo è solo l’ennesimo sfregio alla memoria di Enrico.