In questa settimana, 55 anni fa, moriva Fred Buscaglione, cantautore, musicista e persino attore italiano.
Buscaglione è uno dei miei preferiti. Un ribelle (ed esserlo negli anni ’50 in Italia era già tanto), un urlatore, un innovatore. Ha reso popolare in Italia lo swing, grazie alle sue canzoni irriverenti, dalle trame che incuriosiscono – ancora oggi – l’ascoltatore. Storie di un’ ”America italiana”, spesso torinese, come lui.
Anche la sua morte è stata un giallo all’italiana: un’incidente d’auto a Roma, un trasporto controverso, probabilmente alla ricerca di un ospedale aperto, o che avesse un posto libero, la morte durante il viaggio.
Questa storia viene raccontata da Rino Gaetano ne “La ballata di Renzo”, brano uscito postumo, filo di congiunzione tra i due artisti e, soprattutto, profetico. Infatti, qualche anno dopo, lo stesso Gaetano muore a Roma, nelle stesse circostanze da lui raccontate nella sua canzone dedicata al grande Fred, il dritto di Chicago (TO).