In questa settimana (circa), come ogni anno, si “celebra” il Festival di Sanremo, l’evento italiano per eccellenza.
Uno degli eventi più attesi, di certo il più importante a livello mainstream, mediatico, commerciale e mondano. Mentre scrivo mi trovo proprio nella città dei fiori e, devo dire, che la teoria non viene delusa dalla pratica: vip, radio, tv, gente importante, gente comune e operatori del settore sono riuniti tutti insieme in una piccola parte della città collegati da una strada che in pochi passi ti porta dal casinò al Palafiori al teatro Ariston.
A me non importa nulla dei commenti di varia natura, positivi o negativi, che si sprecano di anno in anno su questa kermesse. Quello che noto e che mi piace è che l’anello di congiunzione tra città, gente e commenti è la musica, che, una volta tanto, riesce a svolgere il suo compito e per questo riconosciuta.
Tanta gente è passata da Sanremo, tante emozioni e tanta storia, ma quello che preferisco io è l’aspetto spericolato di tutto ciò.