Combat Folk. Modena City Ramblers è un libro del 1999 scritto da Paolo Ferrari e Paolo Verri accompagnato da un CD contenente quattro brani: tre live (Macondo Express, L’unica superstite, I funerali di Berlinguer) e un inedito (Serenata di Strada).
Il libro ripercorre la storia dei Modena City Ramblers, il gruppo musicale, nato nel 1991, che ripropone i testi della tradizione operaia e partigiana in chiave rock con contaminazioni dal punk e dal folk irlandese. Più specificatamente, i Modena City Ramblers hanno proposto un nuovo genere musicale, il combat folk, ovvero un approccio che unisce la musica alle lotte e alle rivendicazioni sociali, reinterpretando il filone sonoro del celtic rock e del folk punk irlandese tipico degli anni Ottanta. Nell’esecuzione dei testi della cultura popolare italiana, come Bella Ciao e Fischia il Vento, accanto all’influenza sonora della tradizione folk e di suoni latini, i Modena City Ramblers propongono anche una forte trattazione delle tematiche sociali e politiche con inequivocabili prese di posizione.
Il libro si costituisce dunque come un affresco non solo musicale ma anche politico e culturale degli anni Novanta, tracciando il percorso di un gruppo di musicisti dallo sguardo cosmopolita, interessati alle contaminazioni della musica con la letteratura, l’arte, il teatro e le rivendicazioni sociali, non solo dell’Italia, ma anche di altri paesi come l’Irlanda, Cuba e il Maghreb.