Volevo risparmiarmi (e risparmiarvi) un commento sulla ragazza sucida a causa di un video hard diventato virale sul web, ma visti i commenti e i titoloni degli intellettuali (si fa per dire) di casa nostra, volevo far semplicemente notare che il “web”, indicato come capro espiatorio della vicenda, non ha una sua coscienza né si è premurato di far girare in proprio quel video, né ha creato pagine facebook o gruppi parodia o tutto quello che ne consegue.
Alla base di tutto c’è una ben precisa categoria di persone, straordinariamente riassunti in una massima popolare: “La madre dei cretini è sempre incinta“. E quei “cretini” usano il web, non sono il web, che in quanto strumento è stato usato e viene usato anche per fare cose nobilissime e di forte impatto sociale.
Piantatela quindi di indicare nel “web”, allo stesso modo con cui, per esempio, si indica generalmente la categoria dei “siciliani” o dei “calabresi” quando avvengono determinati fatti di mafia o ‘ndrangheta: fate i nomi e i cognomi dei signori che hanno diffuso quel video e finiamola qui. Il web, in quanto strumento, è qualcosa di troppo sofisticato per essere accusato delle miserie umane della specie che lo ha creato.
Commento intelligente&razionale, per cui scartato!
Non funzionale al sistema di controllo delle masse a mezzo della paura…apre gli occhi e fa ragionare autonomamente!
Francesco Silva
Come avevo scritto da un altra parte, nessuno ha “ucciso”, al più si può dare a qualcuno, di sicuro non al “Web” (che poi è un po come “La società”), la responsabilità di essere l’agente esogeno, la causa esterna, che ha indotto al suicidio la donna.
se fosse usato da persone “SANE”. Come si fà a definire una persona sana? tutti lo siamo nel proprio intimo, magari qualcuno si crede più sano e più furbo dell’altro e con il web a portata di mano il gioco è fatto. Anche gli abitanti del paese dove è venuta fuori la storia di quella ragazzina che era abusata con i genitori consenzienti (le case famiglia sono piene di queste storie), sono tutti sani, a sentir loro, tutti gli altri non lo sono…Questo giochetto va avanti da sempre e sempre ci si ripropone. Questo malessere deve avere una causa ben specifica per provocarla e non è facile trovarla, tante sono le persone che reagiscono in malo modo con conseguenze disastrose per tutti…
non c’è solo il web, c’è anche un codice penale
condivido al 100%
Il “Mea culpa” lo devono fare i genitori che non hanno insegnato ai loro figli di rispettare il prossimo.
il web, è come un bar e sei lbero o meno di andarci, ma se ci vai e ti sbronzi da coma etilico irreversibile, non puoi dare la colpa al barista…