150 anni, Obama istituisce la festa dell’Unità d’Italia

Notizie dell’ultima ore. Barack Obama istituisce la festa dell’Unità d’Italia. Così, mentre da queste parti c’è chi considera Garibaldi un mercenario, un bandito, un ladro e un assassino, e rimpiange l’Italia divisa in tre, con particolare nostalgia al sud di Ferdinando II detto ‘O Lasagnone, la più grande democrazia del mondo ci onora istituendo nel proprio Paese la data del 17 marzo.

«Io Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, in virtù del potere che la Costituzione e la legge americana mi affida, proclamo il 17 marzo la giornata di celebrazione del 150/mo anniversario dell’Unità d’Italia».

All’interno del lungo comunicato diffuso dalla Casa Bianca, Obama cita Garibaldi e illustra le profonde ragioni storiche che spiegano questa giornata di celebrazioni, rendendo onore al «coraggio al sacrificio e alla visione di quei patrioti che fecero nascere la nazione italiana». E si lascia andare a un parallelo storico di grande valore tra la guerra civile americana e l’impresa dei Mille. «Mentre gli Stati Uniti stavano combattendo per preservare la propria unione, la campagna di Giuseppe Garibaldi per unire l’Italia ispirò molti in tutto il mondo alle prese con le proprie lotte».

Obama quindi ricorda che tra gli ammiratori di Garibaldi c’erano anche soldati americani: erano gli uomini del 39esimo reggimento di fanteria di New York, conosciuto anche con il nome ‘La guardia Garibaldì.

«Oggi l’eredità di Garibaldi e di tutti quelli che si batterono per l’unità d’Italia vive in milioni di americani, donne e uomini, dalle origini italiane che rafforzano e arricchiscono il mio Paese». 

Ecco, nel mondo ci invidiano Garibaldi, l’eroe dei due mondi. Qui in Italia il revisionismo leghista (nordista e sudista) fa di tutto per sputargli in faccia. Non capendo che sputa in faccia a noi tutti, leghisti nordisti e sudisti compresi.

33 commenti su “150 anni, Obama istituisce la festa dell’Unità d’Italia”

  1. AL NORD LEGHISTI RICCHI E XENOFOBI,AL SUD INVECE L’UNITà è VISTA COME ANNESSIONE COLONIALE,DEPREDAMENTO RICCHEZZE,TASSE,LEVA OBBLIGATORIA,NESSUNA CREAZIONE DI LAVORO,BUONI SOLO COME MANODOPERA A BASSO COSTO,E SOLO E SEMPRE REPRESSIONE POLIZIESCA,COME PRETENDERE CHE AMANO UNO STATO ITALIANO CHE NON C’è MAI STATO QUA? CMQ W L’ITALIA,UNICA SPERANZA DI PROGRESSO CIVILE!

  2. ma sì, diciamolo ai sardi quanto bene han fatto i savoiae l’unità. e garibaldi lì a caprera che ancora brama la corsica.
    mi pare che il revisionismo in realtà sia solo una scusa per chi revisionista non è per parlare a vanvera riempiendosi di un patriottismo di facciata, che quando servirebbe non si vede mai…

  3. Tanto di cappello ad Obama che merita tutto il mio rispetto. Sono contento della sua decisione. Mi preoccupa peró il fatto che abbiamo bisogno degli americani per capire la nostra Storia, qui, in Italia. Se é cosí come pare, purtroppo siamo messi decisamente male.

  4. Grazie Obama in nome della vostra fratellanza d’arme nella nostra Resistenza antinazifascismo nei lontani indimenticati anni 1943-45.

  5. Questo messaggio con la dicitura: “Quindi ora io Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità di cui mi hanno investito la Costituzione e le leggi degli Stati Uniti, proclamo il 17 marzo 2011 come il giorno in cui celebrare il 150° anniversario dell’unificazione italiana. Invito tutti gli americani ad imparare di più dalla storia ……” rende una immensa giustizia alle incomprensioni della storia piccola e grande; e sicuramente avrà ripercussioni nel futuro del nostro paese…

  6. Io sono contenta di questo discorso di Obama ma se intanto, come dice Marco Guidelli Guidi, togliesse basi, armi e truppe oltre al discorso, nn sarebbe male. Comunque meglio di Bush e meglio della lega antiitaliana.

  7. mi fa piacere che Obama festeggi con noi il 150° anniversario, ma che delusione quella sottospecie di italiani che sona andati al bar a prendere il caffè o che hanno tolto il tricolore e hanno sventolato la bandieruccia della lega

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