Pisapia è sindaco: “Palazzo Marino aperto ai cittadini”

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Giuliano Pisapia è stato ufficialmente dichiarato eletto sindaco di Milano. E la prima cosa che farà da sindaco, sarà quella di aprire Palazzo Marino ai cittadini: “Ricordo che domani Palazzo Marino sarà aperto a tutti i cittadini: aspetto tanti bambini, tanti ragazzi, tanti adulti e tanti anziani: li aspetto tutti con gioia e con ansia.” Dunque, per i milanesi domani un altro appuntamento con il nuovo sindaco, che da quando è stato eletto, non ha fatto altro che tornare a girare per i quartieri, ringraziando tutti i sostenitori e promettendo che sarà il sindaco di tutti.

Mentre però noi lunedì eravamo in piazza Duomo a ballare e a cantare per festeggiare il nuovo sindaco, i vertici lombardi del Pd si sono riuniti a cena e hanno deciso che il primo cittadino non ha le idee chiare sulla composizione della sua giunta. Va consigliato.

Insomma, i miracolati dal voto (che si sono salvati solo grazie a Stefano Boeri, che ha tirato la volata al Pd anche perché, a differenza degli apparati, si è messo al fianco di Pisapia nella campagna elettorale come nessun altro) non hanno fatto passare nemmeno 24 ore per aprire la danza delle poltrone. E dire che lo aveva detto anche Stefano Draghi, professore di metodologia della ricerca sociale che il 24 marzo, praticamente ignorato da tutti e ascoltato solo dallo Staff di Pisapia, aveva previsto l’attuale risultato elettorale con appena 1 punto percentuale di svantaggio a favore dell’attuale sindaco (47% al primo turno, anziché il 48 arrivato): “Se il giorno dopo le elezioni ricominciamo con il balletto delle poltrone, distruggiamo un patrimonio politico-elettorale immenso.

Insomma, il Pd pretende 6 assessorati: e passi la nomina di Corritore, anche lui iscritto al Pd, ma il suo nome andrebbe inserito tra i tre assessorati che spetterebbero al sindaco; assessorati che potrebbero diventare 2, perché Sel non si accontenta di avere Daniela Benelli, transfuga penatiana, in giunta, vuole un posto anche per un altro dei suoi (a fronte di un risultato elettorale dimezzato rispetto alle aspettative). Il vicesindaco inoltre non può essere donna, mentre l’assessorato all’urbanistica (la cassa delle speculazioni cielline degli ultimi 20 anni) rischia di non contare un tubo perché a quanto la Moratti non ne vuole sapere di lasciare il ruolo di commissario straordinario dell’Expo2015 (che è di nomina governativa), quindi nel difficile risiko della giunta, Boeri preferirebbe andare alla cultura (e in ogni caso, visto il suo passato, sarebbe una garanzia rispetto ad altri aspiranti candidati).

C’è sempre una frase di Giovanni Falcone che mi ritorna in mente quando vedo queste cose: “Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale.

Ecco, quando leggo che il sindaco “va consigliato” sulla composizione della Giunta, penso che chi dica queste cose non sia un mafioso, ma la mentalità mafiosa ce l’abbia. E che il nostro sindaco, che è stato eletto e votato da noi cittadini qualunque (se aspettavamo i castosauri, ora eravamo a leccarci ancora una volta le ferite…), dovrebbe avere la forza e il coraggio di mandarli tutti a quel paese, scegliere persone terze e indipendenti per la composizione della Giunta in base alle proprie competenze e non in base all’iscrizione a questo o a quel partito, a questa o a quella corrente. Anche perché a decidere sulla giunta, per legge, è lui e nessun altro.

Certo, è inevitabile che in un consiglio comunale dove la maggioranza per approvare le delibere della giunta è 25 voti, i 20 consiglieri del Pd pesino. Ma chi dice che questi consiglieri pluri-premiati (si fa per dire, vale solo nel caso di Boeri), debbano avere un posto in giunta?

Ci sono centinaia di persone più qualificate di loro a ricoprire un ruolo in giunta. Hanno un unico difetto: non si abbandonano ai giochetti di corrente e di potere. Una cosa è certa: Giuliano Pisapia dimostrerà di poter cambiare Milano se riuscirà a vincere i ricatti degli impresentabili. Da solo non può farcela. Diamogli una mano noi. Del resto, non penserete mica che siamo qua a pettinare bambole.

32 commenti su “Pisapia è sindaco: “Palazzo Marino aperto ai cittadini””

  1. “Mentre però noi lunedì eravamo in piazza Duomo a ballare e a cantare per festeggiare il nuovo sindaco, i vertici lombardi del Pd si sono riuniti a cena e hanno deciso che il primo cittadino non ha le idee chiare sulla composizione della sua giunta. Va consigliato.” (continua la cronaca nell’articolo…) -.-‘ EB.IT STAFF

  2. Che meravigliosa idea…. domani faccio un giro a trovare il mio SINDACO…. Grazie, Giuliano. Ci vediamo domani.

  3. Guarda, non credo, valga la pena di risponderti. Ti dico solo questo: la Democrazia è fatta di dialogo, ed anche di critica; quì nesssuno si sente perfettino( come dici tu. Purtroppo quello che è successo al Pd è davanti agli occhi di tutti. Speriamo non sia più così.

  4. deve ess sempremeglio di cosixtutta l’ITALIA EXL’ITALIANI

  5. Domani, palazzo Marino festeggerà, ma verrà detto che questa Costituzione è costata sangue e non possono essere equiparati i nostri morti agli ex repubblichini? verrà ribadito con forza che l’ANPI non può essere messa alla stessa stregua di associazioni degli ex combattenti della rep. di Salò e che il disegno di legge che prevede questo non deve arrivare in Parlamento? Se dimentichiamo o pensiamo di accantonare questo, è inutile vincere.

  6. Non dimentichiamoci mai che nel PD convergono tante anime molto diverse…e che siamo bravissimi,come già detto,a metterci i bastoni tra le ruote da soli…io però mi auguro davvero che questo vento,e questo sindaco,siano l’occasione per diventare coesi in nome di un bene maggiore…quindi io Pisapia lo ringrazio di cuore..e pure chi l ha votato!

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