Grazie compañero!

“Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso.Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini. Non stiamo legi­slando per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri famigliari ed allo stesso tempo stiamo construendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri”.

Con queste parole Josè Luis Rodrìguez Zapatero annunciava alla Spagna la sua rivoluzione: estensione completa dei diritti civili ai gay, matrimonio e possibilità di adozione compresi. Sono passati quasi sette anni dall’approvazione di quella storica legge che ha garantito felicità a migliaia di pesone, da quando Zapatero era il modello di riferimento per buona parte della sinistra europea e mondiale.

Oggi lo scenario è totalmente cambiato. La Spagna infatti sta subendo le conseguenze della crisi finanziaria più di altri Paesi, la disoccupazione è a livelli da Terzo Mondo, e dal Paese iberico è partita un’altra rivoluzione : quella degli indignati che manifestano, giustamente, il loro dissenso nei confronti del neoliberismo criticando anche con lo stesso Zapatero. Non credo che i popolari, che si apprestano a prendere il timone della guida del Paese, sapranno fare meglio dei socialisti sul fronte economico, probabilmente adoteranno le solite politiche “made in BCE”: tagli selvaggi, austerità (per i poveri), precarizazzione dei contratti lavorativi. Oltre a questi timori mi preoccupa fortemente la possibilità che mettano mano a tutti i diritti civili che la Spagna ha conquistato durante l'”era Zapatero”: matrimoni e adozioni gay, divorzio breve, diritti ampliati alle donne che vogliono abortire.

Nonostante il fallimento delle politiche economiche infatti credo che l’eredità culturale lasciata da Zapatero non sia da buttare via. Il quasi ex premier spagnolo è stato infatti il Presidente più gayfriendly del mondo occidentale, ha agito la parola ” laicità” concretamente, ha lavorato seriamente per abbattere i pregiudizi di genere, orientamento sessuale ed identità, ha immesso nel vocabolario della Sinistra parole sconosciute come “felicità” e “diritti individuali”. Per tutti questi motivi mi sento di dire “grazie” a Zapatero e mi sento di appellarmi alla Sinistra italiana e tutte/i voi: se la libertà, l’uguaglianza e i diritti non vengono estesi anche a intersessuali, transgender, lesbiche, bisessuali e gay nessuno è libero, nessuno è uguale, nessuno è detentore di diritti: perchè o siamo libere e liberi tutti o non lo è nessuno. Opponiamoci dunque alla deriva filoclericale del pd, lottiamo per una Sinistra laica e che sia la casa dei diritti di ciascuno!

30 commenti su “Grazie compañero!”

  1. io non sono contro i gay,li rispetto,però porebbero se solo volessero affidarsi in mani esperte ritornare a provare gusto per le persone di sesso opposto.solo se vogliono.sono liberi di subire o di ritornare.dio ama tutti e non li giudica,figuriamoci se possono farlo gli esseri umani!

  2. espongo il mio parere,premesso che vivo a valencia: intanto la crisi è un fattore internazionale, che dipende dai mercati e non vedo come un presidente piuttosto che un altro possa cambiare la situazione dall’oggi al domani,come se avesse la bacchetta magica.secondo, per quanto riguarda tutta la disoccupazione di cui si parla, guarda caso qui sono tutti italiani che vengono a cercare lavoro,e da un giorno all’altro lo trovano TUTTI, cosa che da noi è impensabile.in un modo o nell’altro qui lavorano tutti,a differenza nostra…e si dice che noi dovremmo stare meglio di loro.terzo, zapatero ha fatto grandi cose per il progresso del paese senza mangiare su nessuno, il suo stipendio era solo di 6000 euro mensili,ha anche tagliato lo stipendio dei parlamentari,vedi se lo fanno da noi…chi si lamenta ha bisogno solo del capro espiatorio a cui addossare la situazione di crisi che sta creando problemi a tutti,ma che non si può ricondurre a una singola persona.

  3. le uniche mani esperte in cui i gay dovrebbero affidarsi sono quelle della persona che amano e che ama loro, uomo o donna che sia.

    ps

    tecnicamente, Dio giudica eccome, altrimenti non avrebbero inventato cosettine amene come l’inferno e così via…

    ;P

  4. @Gabriella: è molto triste quello che hai detto. Ognuno dev’essere libero di essere sè stesso, perchè deve cambiare e farsi curare? Quello che fanno due persone dello stesso sesso consenzienti nella loro camera da letto sono cazzi loro e basta E’ per gente che la pensa come te che esiste l’intolleranza…

  5. @Gabriella Caputo: io non sono contro gli etero, li rispetto però potrebbero se solo volessero affidarsi a mani esperte ritornare a provare gusto per le persone dello stesso sesso, solo se vogliono…mascherare la propria omofobia con l’amico immaginario (dio) è tipico degli e delle omofobe a cui uno stregone vestito da prete ha limitato l’uso dei neuroni. grazie a “credenti” come te (come minimo cristiani) da 2000 anni ci dileggiate, ci condannate e ci odiate. maledette tutte le religioni omofobiche e maledetto Nerone che non ha concluso il lavoro! Ps ti auguro di non avere figli gay perchè con una madre come te sarebbero sicuramente dei perfetti candidati al suicidio. saluti eretici e gay da milano.

  6. Zapatero si è impegnato dal punto di vista sociale ma ha fatto ben poco su quello economico. E non credo bastino i soli matrimoni gay per giudicare positivo il governo Zapatero né prenderlo come un esempio da seguire. La sinistra deve fare la Sinistra anche in economia.

  7. Gabriella, per amor di patria e siccome abbiamo un ruolo di “moderazione” evitiamo di commentare le tue assurde parole in quanto Staff. In quanto fondatore di enricoberlinguer.it, invece, non dandomi fb la possibilità di commentare in quanto sono uno degli admin, voglio semplicemente dire che mai, da etero, mi sono vergognato tanto di leggere parole come le tue. Mi scuso io per te a nome di tutto lo Staff per quelle parole che profondamente offendono non solo la comunità LGBT, ma anche la memoria di Enrico, che cerchiamo di portare avanti anche attraverso questa pagina, il blog e il databerlinguer.
    Pierpaolo Farina

  8. Gabriella, la libertà è essere se stessi è vivere le proprie emozioni restandone appagati; anche un gay potrebbe chiederti le stesse cose che tu chiedi a lui, a meno che tu non pensi che un o una gay sia un essere umano di livello inferiore, un appestato o malato di HIV, da guarire a tutti i costi; consideriamo che vi sono tante coppie etero che non possono avere figli in cosa si differenziano da una coppia gay?

  9. condivido il parere di Mariangela Lippolis. Il potere finanziario ha attaccato quei paesi in cui i lavoratori, e tutte le minoranze, hanno acquisito, per merito di scelte di sinistra, diritti che in altri paesi se li possono sognare. Certo, per tanti le cose sono peggiorate e gli indignatos hanno fatto bene a protestare ma, purtroppo, il risultato è che ora verranno governati dalla destra e non saranno più indignados ma inculatos.

  10. mi sembra che la spagna abbia altri problemi, e ben più gravi, delle conquiste civili. zapatero ha fallito, si è dimesso e le urne sono lo specchio della società. ricordiamoci che sotto aznar la spagna ha avuto un boom economico non indifferente, bisogna dare a cesare quel che è di cesare…

  11. Non seguo le politiche spagnole e non conosco le ragioni della sconfitta politica del partito socialista. Però sicuramente Zapatero non è balzato agli onori della cronaca per escort, minorenni e conflitti d’interesse e chi più ne ha più ne metta. Si può impostare un programma e sulla base di quello, tentare di realizzarlo e poi chiedere l’opinioni ai cittadini alla fine del mandato. Penso sia normale in una democrazia. Per quanto riguarda il matrimonio penso sia giusto e credo che si dovrebbe adottare questa decisione in tutta l’europa, almeno.

  12. Non cercherò di giustificare Zapatero con la solita scusa della crisi internazionale.Premetto che sono convinto che in una crisi internazionale non è facile per nessuno governare ,ammettiamo pure che abbia fatto degli errori ,quello che non mi spiego come fa a stravincere una persona di destra con quella differenza di voti.Succederà quello che è successo in Italia con berlusconi .Gli indignati sono come Grillo fanno un gran casino ma non contano un cazzo.

  13. @Dario Olivieri. Io credo che nel mondo (economico) di oggi è facile portare sviluppo in un paese, basta togliere tutti i diritti ai lavoratori e tutte le tutele sociali a chi ne ha bisogno e vedrai come si abbassa il costo del lavoro. In questo modo sai quanti saranno disposti ad investire e a creare sviluppo e boom economico. Il difficile è riuscire a garantire sviluppo e tutelare gli interessi e i bisogni dei più deboli. Questa è la differenza tra Aznar e Zapatero

  14. zapatero, amico mio, bravo! Sei uscito a testa alta, ti sei dimesso per il bene del paese senza che nessuno ti obbligasse, hai svolto una politica giusta, seppur, e questo era il problema, troppo socialdemocratica, ma sei un compagno e per questo esprimo la mia solidarietà a un bravo presidente socialista!

  15. Io non ho mai visto Zapatero socialdemocratico…non mi è mai piaciuto particolarmente e sinceramente per una legge fisica troppa espansione porta al collasso, ha detto troppi si…e ha perso di mano la gestione del paese….ha semplicemente esagerato. Il boom economco non basta per rendere grande un presidente, li ha semplicemente illusi…un buon presidente ha equilibrio, e quando va via non lascia un paese sul baratro…

I commenti sono chiusi.