“Comprendiamo le ragioni di tutto questo [rigore in materia di trasparenza e di controlli fiscali], dobbiamo, però, essere consapevoli che siamo in presenza di forti strappi allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è alla radice […] è infatti proprio dei sudditi essere considerati dei possibili mariuoli, è proprio dello stato antidemocratico pensare che i propri cittadini sono tutti potenziali violatori della legge. […]
Tale monito [si rende necessario] perchè è in atto, a ogni livello dell’amministrazione, e specialmente in ambito locale, una spinta al controllo e all’acquisizione di informazioni sui comportamenti dei cittadini che cresce di giorno in giorno. Un fenomeno che può condurre a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose […] dal quale bisogna fuggire al più presto perché non si accresca lo spread tra democrazia italiana e quella occidentale.”
A parlare in questi termini è il Garante della Privacy, Pizzetti in un discorso tenuto nella biblioteca del Senato, al quale fa eco anche il presidente della Corte dei Conti Gianpaolino.
“Il peso delle tasse punta a superare il 45%, un livello che ha pochi confronti nel mondo; […] il nostro è un sistema disegnato in modo da far gravare un carico sui contribuenti fedeli [come i lavoratori dipendenti] eccessivo: […] finora, sulla spinta dell’emergenza, si è operato soprattutto sul lato dell’aumento della pressione fiscale piuttosto che, come sarebbe stato desiderabile, dal lato della riduzione della spesa.
Attenuatesi le condizioni di emergenza [risulta necessaria] una riduzione della pressione fiscale, che aiuti il rilancio dell’economia senza compromettere l’equilibrio di bilancio, è [altrettanto] necessario lavorare con tenacia e determinazione alla riduzione della spesa, salvaguardando – per quanto possibile – quella parte [di spesa] che ha effetti benefici sulla propensione alla crescita.”
SI DURA MENO FATICA CHE ANDARE A CERCARE I DISONESTI CHE FA RIMA CON STRAMILIARDARI CHE FA RIMA CON CULO PARATO GRAZIE AI SOLDI NO NO MEGLIO I POVERACCI CHE NON SI POSSONO PERMETTERE AVVOCATI DECENTI
il garante Pizzetti e il presidente della corte dei conti Paolino prenderanno non meno di 100mila euro di stipendio.
Ma di cosa parlano?
Credo che con la privacy nulla c’entrino le questioni fiscali. Altre volte il Garante della Privacy ha ostacolato provvedimenti assolutamente sacrosanti come la pubblicazione online dei redditi di tutti i contribuenti. Inoltre non sono d’accordo con il fatto che ci siano misure drastiche o “emergenziali” sulla lotta all’evasione. Credo che poco sia stato fatto oltre gli annunci per combatterla (fece molto meglio visco nel secondo governo Prodi)