Contro i corrotti e i prepotenti, nel nome di Enrico

E’ passato un mese da quando abbiamo festeggiato il 90° anniversario della nascita di Enrico, al liceo Parini di Milano, con tantissimi giovani.

Il successo di “Auguri Enrico” ci ha spinti a creare un’associazione che ci aiuti a massimizzare quello che facciamo con il sito, ovvero far conoscere il più possibile la figura di Enrico Berlinguer tra quelli che come noi sono nati dopo la Caduta del Muro di Berlino. Questo per noi significa potenziare il sito, i suoi contenuti, moltiplicare iniziative sul territorio e dare sostegno a chi ne vuole organizzare.

L’associazione (I Ragazzi di enricoberlinguer.it) si propone dunque questo: di organizzare quanti più giovani possibile, in modo tale da creare un network “berlingueriano” che possa sbugiardare chi infanga il nome di Enrico e, soprattutto, di moltiplicare quelli che si rifanno al suo modo di vivere e concepire l’attività politica.

Da Enrico Berlinguer io ho imparato questo: che si può dare tutto, senza chiedere in cambio nulla. Ed essere felici lo stesso. Come sito abbiamo già svariati contatti a livello internazionale con il Messico, con il Cile, con l’Australia: l’obiettivo è estendere la rete delle conoscenze in modo da perorare la causa dei valori in cui credeva Enrico anche all’estero, tramite l’aiuto di tanti compagni che ancora lo prendono ad esempio come noi, benché non italiani.

Il nostro metodo di lavoro, lo si evince anche dagli articoli del blog, è semplice: non facciamo sconti a nessuno, quando vediamo che le cose non vanno per nulla nel verso giusto. Di più: di fronte al Potente di turno non ci inginocchieremo mai.

Eugenio Scalfari, in un famoso articolo, giustamente scrisse che “Berlinguer non è la Madonna“, in merito ad alcune sdegnate reazioni del Pci alle critiche che il proprio leader aveva ricevuto dagli studenti. E Berlinguer era per indole personale, spessore politico e levatura morale l’opposto di quel ritratto di arroganza, prepotenza e strafottenza del politico di allora (e di oggi). Dunque, il principio qui è fondamentale: non ci sono mostri sacri e, soprattutto, ricevere una critica (a fronte di centinaia di lodi) non è un dramma, nè dovrebbe essere interpretato come un atto di ostilità.

Ed è questo che insegna la storia di Bertoldo, antico buffone della nostra tradizione popolare. Con il suo Re Alboino Bertoldo affronta l’antica questione se un uomo possa o debba inchinarsi ad un altro uomo. L’argomentazione del buffone, vincente, è la seguente: “tutti siamo di terra, tu di terra, io di terra, e tutti torneremo in terra; dunque la terra non deve inchinarsi alla terra.

Alboino, incapace di controbattere, non può però permettere che un buffone metta in dubbio il suo potere: ne va del suo onore e della sua legittimità di fronte agli altri servitori. Dunque escogita uno stratagemma che userà anche il basso Gabriele D’Annunzio nel suo ufficio al Vittoriale: fa abbassare l’uscio della sua camera, tanto che, chiunque entrasse, avrebbe dovuto chinare il capo al suo cospetto.

Del resto, tutti i capi sono fatti così: di fronte ai servitori più riottosi, da cui non ottengono la genuflessione di anima e mente, cercano sempre di ottenere quella fisica. Ma Bertoldo, come tutti i buffoni, sa come contestarlo il Potere e sa come aggirare i suoi trucchi: al posto di chinare il capo e abbassarlo nell’entrare nella camera, voltò la schiena ed entrò all’indietro calandosi i pantaloni e rendendo omaggio al Re con le natiche.

Ecco, questo è il nostro approccio al Poterese vuole genuflessioni, di qualsiasi tipo, noi lo onoriamo con le natiche. E non ci importa se questo sia di Destra o di Sinistra, anzi: su certe cose siamo intransigenti fino alla morte. Gli ideali non si svendono, nemmeno di fronte al più grande dei bottini.

Dunque, la nostra associazione è aperta a tutti quelli che vogliono ricordare e far conoscere Enrico a tanti giovani come noi. Avremo parecchi amici più o meno famosi che vi aderiranno nei prossimi giorni. Vi faremo sapere come aderire e tutte le modalità per aderire.

Intanto, chi vuole già mandare una pre-adesione, invii una mail a ragazzi@enricoberlinguer.it, spiegando chi si è e perché si vuole aderire! Segnalate anche in qualità di che socio volete iscrivervi (simpatizzante, ordinario, sostenitore). La differenza, tra i tre, è semplice: il primo non paga nulla, il secondo 10 euro all’anno, il terzo 50 euro all’anno (chi ha già contribuito per Auguri Enrico con qualche euro pagherà solo la differenza).