La politica delle Mani Pulite: Sandro Pertini 22 anni dopo
Ventidue anni fa moriva il grande Presidente della Repubblica, partigiano, socialista.
Ventidue anni fa moriva il grande Presidente della Repubblica, partigiano, socialista.
Da Fiorello, di fronte ad una platea di milioni di telespettatori, Benigni ha ricordato le parole di Pertini, che noi avevamo già pubblicato in occasione del II anniversario della nascita di questo sito: “I giovani hanno bisogno di esempi di coerenza, altruismo e onestà!”
Può essere il nuovo che avanza, e il portavoce del rinnovamento (e della rottamazione) costi quel che costi la spia di un decadimento morale e di valori per un’intera galassia … Leggi tutto
Precari o disoccupati, senza alcuna prospettiva per il futuro, gli indignados italiani non hanno avuto diritto nemmeno ad una manifestazione come l’avevano voluta e pensata. Pacifica. E la solidarietà di Draghi e di Montezemolo alle loro ragioni ha il suono della beffa. Giovani, cornuti e mazziati.
Non avendo più fango da utilizzare contro i vivi, il Giornale di Berlusconi se la prende con i morti e attacca Sandro Pertini, accusato di aver fatto peggio di Lavitola all’Avanti. Il perchè è presto detto: alla morte di Stalin, celebrò il dittatore in Parlamento. Veneziani, giù le mani da Pertini.
“Oggi più di ieri io sento d’amare questa idea. Il carcere rende più profondo in me questo amore. La condanna è motivo d’orgoglio per il tuo Sandro.” – La lettera di Sandro Pertini alla madre, 23 dicembre 1929. In poche righe, si coglie la grandezza di un uomo che ha scritto la storia d’Italia.